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Brescia

Zambelli: “Pensavo che Doni fosse intelligente, mi sbagliavo”

Il giocatore dei "cugini" critico nei confronti del capitano atalantino dopo le dichiarazioni della Notte Nerazzurra: "Prima o poi la ruota gira".

Marzo Zambelli, giocatore del Brescia non si nasconde mai dietro ad un dito e, quando gli si chiede dello striscione che rendeva onore al capitano della Sampdoria Pallombo, domenica scorsa in lacrime sotto la curva blucerchiata dopo la retrocessione stigmatizzando indirettamente il comportamento dei giocatori del Brescia non ha dubbi: «Ognuno vive le tragedie non solo sportive alla sua maniera. Magari c’è chi preferisce piangere in silenzio a casa propria, ma non per questo significa che non gli stia a cuore la propria squadra o i propri tifosi. Vi posso assicurare che questa retrocessione di lacrime ne ha fatte versare a molti».
E adesso? Anche Zambelli potrebbe partire? O è disposto a restare? «Beh non è una novità che mi sente bresciano fino al midollo e che la maglia con la "V" bianca sia per me una seconda pelle», la risposta del terzino di Gavardo.
Poi una risposta a Cristiano Doni, l’atalantino che ha da tempo rinnegato il suo passato biancazzurro e che non perde occasione per dimostrare, con dichiarazioni spesso fuori luogo, che la classe in campo spesso non coincide con la classe nel vivere quotidiano: «Io non conosco Doni – afferma Zambelli – ma pensavo fosse una persona intelligente e lo stimavo come giocatore. Sbagliavo. E poi Doni dovrebbe sapere che prima o poi la ruota gira».

(da bresciaoggi.it)

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