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L'intervista

Tripoli, mister Pmi, sponsor delle “piccole” fotogallery

A Bergamo, all'assemblea del Comitato Piccola Industria di Confindustria Giuseppe Tripoli che il ministro Romani ha scelto per favorire il rapporto tra imprese e istituzioni

“Le piccole imprese dimostrano una profonda capacità di sfida, hanno voglia di innovazione, puntano a una riduzione degli sgravi fiscali e a un accesso più facile al credito per affrontare il mercato”. È il quadro che delinea Giuseppe Tripoli, Mister Pmi ovvero la figura scelta dal Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, per favorire il rapporto tra le imprese e le istituzioni. Tripoli è intervenuto mercoledì all’assemblea annuale del Comitato Piccola Industria di Confindustria Bergamo che ha affrontato il tema: “Le nuove competenze. Conoscere, cooperare, crescere”.
Quali sono le richieste che le sottopongono le piccole imprese?
“Al primo posto metterei la necessità di ridurre gli ostacoli che trovano nella burocrazia della pubblica amministrazione. Per questo ci stiamo attivando alla creazione di uno sportello unico per le imprese che permetta sì di registrarsi, ma anche di partire immediatamente. A questo si aggiunge la richiesta di sgravi fiscali”.
Quali prospettive hanno le Pmi in un contesto economico così difficile come quello che stiamo vivendo?
“Le piccole imprese non sono solamente l’asse portante della nostra economia ma proprio grazie al loro ruolo riescono anche a creare una serie di relazioni nel tessuto sociale e civile molto importante per la nostra società. Le ho trovate pronte alle sfide, con molta voglia di innovazione e pronte a rischiare”.
La crisi però ha pesato e pesa molto su queste imprese. Come è possibile alleggerire questo peso?
“Sì, ci sono piccole imprese che hanno tirato la cinghia, hanno messo in gioco i risparmi di famiglia per far fronte alla crisi. Ora chiedono un accesso più facile al credito per potersi rilanciare, in molti hanno capito che i vecchi metodi non sono più sufficienti per affrontare la competizione del mercato e così si sono organizzati, hanno dimostrato la capacità di creare reti, di unirsi e associarsi”.
A che punto è l’attuazione dello Small Business Act?
“L’Italia è uno dei primi Paesi ad aver recepito le direttive contenute nello “Small Business Act”, che comprende dieci principi guida delle politiche sia a livello comunitario sia degli Stati membri, oltre ad altrettante proposte legislative per tradurli in pratica ed incentivare così le piccole imprese”.
Che rapporti ha con il responsabile europeo Daniel Calleja Crespo?
“Ho contatti frequenti e lo incontrerò verso metà maggio con gli altri sedici Mister Pmi che altri Paesi europei hanno nominato. L’Italia è stato il primo Paese dell’Unione Europea a nominare questa figura che ha il compito di salvaguardare gli interessi e raccogliere le richieste delle piccole e medie imprese”.

 

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