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Il contrasto

L’Italia bombarder?? la Libia: la lega non ci sta

Il ministro bergamasco Roberto Calderoli ha espresso aperta contrariet??, sostenendo che la Lega "?? contraria a qualsiasi intervento con l???uso della forza in Libia".

Il premier Silvio Berlusconi ha annunciato con una telefonata al presidente Napolitano e poi con una a quello americano Barack Obama che l’Italia ha deciso di rispondere positivamente all’appello lanciato agli alleati dal segretario generale della Nato lo scorso 14 aprile per aumentare l’efficacia della missione intrapresa in Libia. L’Italia ha dunque deciso di "aumentare la flessibilità operativa dei propri velivoli con azioni mirate contro specifici obiettivi militari selezionati sul territorio libico, nell’intento di contribuire a proteggere la popolazione libica".
In pratica, questo si traduce nella disponibilità italiana a partecipare a bombardamenti in Libia, fino ad oggi negata.
La decisione ha però provocato reazioni critiche all’interno del governo, in particolare da parte della Lega Nord. Il ministro bergamasco Roberto Calderoli e il viceministro Roberto Castelli hanno espresso aperta contrarietà, sostenendo che la Lega "è contraria a qualsiasi intervento con l’uso della forza in Libia che possa coinvolgere dei civili. L’Italia ha già fatto quello che doveva fare, senza avere nulla in cambio sul fronte della immigrazione". Calderoli esclude tuttavia che su questa vicenda possa aprirsi una crisi di governo, così come chiesto dal vicepresidente di Fli, Italo Bocchino: "Nessuna crisi – ha detto Calderoli – noi facciamo la nostra battaglia convinti di essere nel giusto. Quando un governo decide – ha concluso – deve decidere in maniera collegiale".

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