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Il caso

“Assunte per fare ristorazione ma pulivamo i bagni”

Due ex lavoratrici di una nota catena di fast food fanno causa al tribunale del lavoro. La Cgil: "Mansioni non corrispondenti al contratto e tempo determinato utilizzato irregolarmente".

Assunte a tempo determinato “per far fronte alle punte di traffico della clientela”, secondo l’azienda, “in modo ingiustificato”, invece, secondo la Cgil. Assunte per occuparsi di ristorazione in un fast food, sempre secondo il contratto proposto dall’azienda per la quale lavoravano, in realtà “addette alle pulizie di fognature, servizi igienici e vasche di olio già utilizzato”.
Sono queste le motivazioni che hanno spinto due lavoratrici di 36 e 40 anni a far causa alla società con sede legale a Bergamo che gestisce i due McDonald’s dei centri commerciali di Curno e Orio al Serio, in franchising con la nota catena americana (e ormai globale) di fast food.
“Le due lavoratrici ci hanno sottoposto i loro contratti di lavoro, per valutarli in ogni aspetto – spiega Carmelo Ilardo, dell’ufficio vertenze della Cgil -. Entrambe hanno lavorato praticamente per tre anni al fast food, ma sempre con contratti a tempo determinato. La somministrazione di lavoro a tempo determinato, è stata giustificata, sui vari contratti, con “punte di traffico della clientela”. Non è così. Basti dire che tra i due McDonald’s di Curno e Orio al Serio lavorano costantemente più di 50 persone, ma solo 15 sono assunte a tempo indeterminato. Per tutte le altre si ricorre a somministrazione di lavoro flessibile. E quando i flessibili superano il personale fisso forse è una questione strutturale più che temporanea”.
Secondo la Cgil, che ha depositato al tribunale del lavoro la causa contro la società con sede legale a Bergamo, c’è stata un’altra irregolarità, riguardante la mansione affidata alle due lavoratrici. “Erano state assunte come addette al servizio di ristorazione – secondo Carmelo Ilardo – e invece erano adibite a tutto tranne che alla ristorazione: pulizia dei bagni, delle fognature, pulizia di vasche piene d’olio bollente”.
Quindi, secondo l’ufficio vertenze del sindacato, “irregolarità piuttosto evidenti, di fronte alle quali abbiamo impugnato i due contratti già a gennaio, con tanto di notifica all’azienda. Ma in nessuno dei due casi la società e i responsabili di McDonald’s ci hanno dato alcuna risposta. Nessun segnale. A tre mesi di distanza abbiamo deciso di ricorrere al tribunale”.

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