«Ho conosciuto Vittorio al Cairo. Alcune delle cose scritte su di lui non sono vere». Flavio Ibba, esponente politico varesino e candidato sindaco, negli anni scorsi ha trascorso diverso tempo in Palestina come volontario. La sua telefonata arriva in redazione prestissimo venerdì mattina: «L’ho conosciuto al Cairo nel dicembre del 2009 e voglio raccontare con chiarezza quello che faceva a Gaza». Ibba spiega che il volontario rapito e poi ucciso da un gruppo islamico salafita vicino ad Al Quaeda. «Nella Striscia di Gaza faceva interposizione. Saliva di giorno sulle barche con i pescatori che non possono pescare in modo che non potessero sparare sulle imbarcazione (foto Intifada Marina su Facebook). Oppure stava al confine del muro così gli agricoltori potevano lavorare la terra senza che i cecchini potessero sparare». Per questo, continua il varesino, «su di lui gli israeliani avevano messo una taglia di centomila euro. Era il primo nella lista dei volontari con una taglia».
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