Le donne sono le maggiori utilizzatrici di farmaci, con consumi superiori del 30percento rispetto agli uomini. Non solo: sono anche le prime consumatrici di integratori alimentari e rimedi botanici, con circa il 40percento in più dei compagni. Ma nonostante questo grande utilizzo, i medicinali sono poco studiati dal gentil sesso: sia gli studi clinici che preclinici sono eseguiti prevalentemente su soggetti maschi e giovani.
Questo atteggiamento ha determinato forti carenze nelle conoscenze relative alla risposta ai farmaci. Solamente testando un medicinale nelle diverse categorie di pazienti e con un campione sufficientemente rappresentativo è infatti possibile raccogliere informazioni che possano anticipare le reali caratteristiche di efficacia e di sicurezza in condizione d’uso sull’intera popolazione.
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