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Verso le elezioni

Sempre pi?? difficile governare Ben 4 giunte cadute in un anno

In quattro Comuni bergamaschi la campagna elettorale sar?? pi?? ???cattiva??? che in tutti gli altri. Ardesio, Urgnano, Costa Volpino e San Giovanni Bianco: le amministrazioni che nell???ultimo anno sono state commissariate.

In quattro Comuni bergamaschi la campagna elettorale sarà più “cattiva” che in tutti gli altri. Ardesio, Urgnano, Costa Volpino e San Giovanni Bianco: le amministrazioni che nell’ultimo anno sono state commissariate. Oltre alla naturale competizione tra centrodestra o centrosinistra infatti nei quattro paesi consumerà la battaglia voto su voto tra gli ex alleati, un tempo a braccetto in Giunta, ora divisi da incomprensioni che hanno portato addirittura alla caduta del Consiglio comunale. Litigi bipartisan. La Giunta di Ardesio era amministrata dal centrosinistra, San Giovanni Bianco Lega mentre Costa Volpino e Urgnano erano governati da un sindaco del Popolo della Libertà.
ARDESIO – L’ex primo cittadino Giorgio Fornoni cede il passo il 2 ottobre 2010, quando dieci consiglieri comunali presentano le dimissioni portando al commissariamento del Comune seriano. Fornoni, celebre per i suoi servizi giornalistici per la trasmissione Report in onda su RaiTre, perde le redini del Comune a causa delle sue scelte sulla commissione urbanistica. Cambi della guardia di alcuni consiglieri che hanno fatto storcere il naso agli alleati della maggioranza. Dopo mesi di tentativi per far tornare la pace, i suoi stessi consiglieri gli voltano le spalle. Alle prossime elezioni Fornoni non dovrebbe ricandidarsi, ma solo essere schierato nella lista di centrosinistra. Un passo indietro rispetto alle intenzioni di correre ancora per la poltrona di sindaco manifestate poco dopo la caduta del Consiglio.
COSTA VOLPINO – L’ex sindaco Laura Cavalieri sceglie una lettera letta durante il Consiglio comunale del 6 ottobre scorso per ufficializzare le sue dimissioni. Pochi giorni prima, in un’altra seduta, il primo cittadino è stato messo in minoranza su un punto nemmeno all’ordine del giorno. Parole dure, quelle del sindaco: “Quando i ruoli non sono più permeati dal rispetto del mandato, quando la prevaricazione delle funzioni si sostituisce alla correttezza personale, ho deciso che è arrivato il momento di fermarmi”. Nessun nome nel j’accuse della Cavalieri. In quell’occasione fu Gian Pietro Bonaldi, esponente dell’opposizione, a puntare il dito contro il vicesindaco Gian Pietro Martinelli, reo secondo lui di aver provocato la crisi politica.
SAN GIOVANNI BIANCO – Martedì 27 aprile 2010 l’ormai ex sindaco Gerardo Pozzi dà l’annuncio ufficiale delle dimissioni dopo due anni di tribolazioni economiche. I conti non tornano e la maggioranza perde costantemente i pezzi. Fino al giorno in cui Pozzi decide di gettare la spugna. “L’abbandono, a soli due anni dall’inizio del mandato trova le sue motivazioni nella oggettiva difficoltà, nonostante le misure correttive da subito attuate, di continuare a sostenere la situazione economica dell’Ente con i mezzi ordinari a disposizione delle amministrazioni. Siamo orgogliosi del lavoro fatto in questi anni per la vivibilità del nostro paese. Non può essere un presunto disordine contabile a gettare ombre sul lavoro fatto da tante persone. Ringraziamo altresì quegli esponenti della Lega Nord che negli anni hanno dato il loro sostegno affinché anche il nostro territorio beneficiasse di significativi cofinanziamenti per la sua salvaguardia e il suo sviluppo”.
URGNANO – Lega Nord e Pdl litigano per mesi sul progetto del polo logistico di Urgnano. Il sindaco Venceslao Testa insiste, il Carroccio non ci sta e mette il suo veto sulla proposta. E’ proprio durante il Consiglio comunale in cui viene discusso il piano che Testa sbotta e annuncia le dimissioni. Alle 6 di mattina, dopo una seduta estenuante. Testa ce l’ha con la Lega: “E’ gente troppo arrogante e prepotente, non voglio farmi prendere in giro – spiegò il sindaco – piuttosto che stare qui a fare i loro comodi, me ne vado. Torno a fare l’imprenditore. Non è possibile buttare al vento una proposta così: si tratta di dieci milioni per il Comune oltre a tantissimi posti di lavoro per i cittadini. Secondo le tabelle della Provincia a noi mancano 500 posti di lavoro: non sarebbero stati così tanti, però sempre meglio che niente. E invece la Lega in questo periodo fa le bizze pensando ai propri interessi”.
CASTIONE DELLA PRESOLANA – Anche se non è stato commissariato, merita un capitolo anche il Comune di Castione della Presolana. Nel novembre 2009 l’ex primo cittadino patteggia 18 mesi per peculato. Una condanna fa immediatamente scatenare le minoranze. Dopo la presentazione della mozione di sfiducia, il Consiglio comunale viene sciolto il 2 aprile 2010 con decreto del presidente della Repubblica. L’amministrazione però non viene commissariata: al posto di Vanzan si insedia il vicesindaco Tiziano Tomasoni. I consiglieri di maggioranza e opposizione rimangono in carica fino alle elezioni che si terranno il 15 e 16 maggio prossimi.

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