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Como

“Quando dalle statue grondava sangue”

Telefono antiplagio invita alla prudenza sul caso dell'altare di Villa Guardia da cui trasuda acqua pura durante le funzioni. Ecco le ragioni di chi non crede al miracolo

Pubblichiamo la lettera che Telefono Antiplagio, comitato di volontariato in difesa delle vittime di ciarlatani e santoni, ha indirizzato a: RIS di Parma c/o Legione Carabinieri Emilia Romagna, Legione Carabinieri Lombardia, Diocesi di Como, c.a. Sua Eccellenza Monsignor Diego Coletti

A seguito delle notizie riguardanti una presunta miracolosa fuoruscita d’acqua pura dall’altare di marmo del santuario SS. Trinità Misericordia di Maccio, in provincia di Como, avvenuta in concomitanza con le cosiddette "esperienze mistiche, visioni e relazioni teologiche" del maestro del coro Gioacchino Genovese, Telefono Antiplagio segnala quanto segue.

1) E’ risaputo che le strutture murarie hanno la capacità di raffreddarsi; se sono permeabili assorbono e restituiscono umidità. Una pietra dura, com’è quella dell’altare in oggetto, può formare condensa da vapore atmosferico e diventare acqua purissima. Un’infiltrazione può essere dovuta anche ad una perdita del serbatoio di accumulo costruito nelle vicinanze della chiesa, esattamente a Macciasca. Il fatto può essere determinato della pressione dell’acqua che sale capillarmente dal sottosuolo impregnando i materiali.

2) Il marmo, pur avendo una struttura dura e robusta, è più o meno poroso: ciò permette all’acqua di penetrarvi. Per ottenere tale effetto è sufficiente che una vecchia o una nuova falda sotterranea passi sotto la chiesa, senza emergere. Il santuario di Maccio è in mezzo alle montagne: niente di più facile che un piccolo fiume sotterraneo si faccia strada tra crepe o interstizi. Non sarebbe la prima volta che si verificano episodi del genere: la "Montagna di marmo", immagine del gruppo piramidale del Toro Farnese, non è una montagna di marmo, ma una montagna d’acqua. Infatti al centro dell’unico blocco di marmo in cui il gruppo è stato scolpito è stata scoperta una cavità collegata ad una fonte.

3) Il fenomeno della trasudazione è storicamente noto. A Roma Dione Cassio riferisce di una statua che ha trasudato sangue per tre giorni durante una guerra. Plinio il Giovane scrive che alcune sculture del foro romano hanno grondato sangue dopo la battaglia di Canne; sangue che è scaturito anche dal simulacro di Marte, all’inizio della II guerra punica. Plutarco sostiene che l’immagine di Ercole a Tebe ha emesso sudore durante la battaglia di Leuttra.

4) Considerato che la diocesi di Como ha interpellato i RIS di Parma, che hanno semplicemente confermato la presenza di acqua, è doveroso porsi alcuni interrogativi. E’ stata verificata la composizione dell’acqua rispetto a quella delle sorgenti vicine? Che tipo di controllo è stato eseguito, e alla presenza di chi, per dire che il fenomeno svanisce quando terminano liturgie e preghiere? Non può essere proprio la presenza dei fedeli a creare un’escursione termica che genera umidità? L’alone che permane sull’altare è stato analizzato?

5) La contemporanea presenza di un veggente sul posto fa nascere il sospetto che qualcuno stia abusando della credulità popolare o di un fenomeno fisico per ottenere vantaggi e benefici. Le eventuali conversioni e guarigioni non possono essere elementi sufficienti per avvalorare il miracolo, così come non possono esserlo le foto dell’altare, né la Commissione diocesana composta da tre sacerdoti e tre teologi che non hanno le competenze di un fisico, un chimico, un illusionista ecc.
Telefono Antiplagio, essendosi occupato fin dal 1994 di fenomeni analoghi, si mette a disposizione delle autorità civili e religiose per gli approfondimenti del caso e invita chi di dovere ad usare la massima prudenza.
Professor Giovanni Panunzio,
coordinatore Nazionale telefono Antiplagio

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