Il dipartimento delle Finanze ha reso noti i dati relativi all’addizionale comunale all’Irpef sulla base dell’imponibile 2009. Da questi dati, vale a dire dalle dichiarazioni che riguardano i soggetti tenuti a versare l’Irpef comunale e regionale, emerge che l’Italia dei redditi viaggia a due velocità: in alto il Nord, in basso il Sud e che Bergamo è sul podio tra i capoluoghi, subito dopo Milano, per introiti tassabili. Infatti con i 31.587 euro di media la città del Donizetti è seconda, così come era nel 2005 peraltro, mentre Milano svetta con 34.964 euro. Tanto per capirci in fondo a questa classifica ci sono i neonati capoluoghi del meridione, da Barletta a Villacidro, con redditi compresi tra i 19 e i 17 mila euro.
Nell’indagine si evidenziano anche le percentuali di chi paga l’Irpef: a Bergamo è il 58 per cento dei residenti, a Milano il 60, a Monza il 61, mentre a Barletta è il 34%, come ad Andria e a Vibo Valentia il 36. Ma questo non porta automaticamente a poter sostenere che sia per via dell’evasione fiscale, del lavoro nero, anche perché al Sud i redditi più bassi rendono più facile rientrare nell’area "Irpef zero".
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