E’ arrivata la relazione preliminare dell’autopsia sul corpo di Yara Gambirasio. Il pubblico ministero Letizia Ruggeri (nella foto) ha potuto finalmente apprendere i primi e importanti risultati delle analisi coordinate dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo. E ora il pm parla con i giornalisti, a differenza di quanto era avvenuto nei primi tre mesi di indagini.
La causa esatta della morte di Yara non si conosce ancora, ma oltre alle sei coltellate (zona lombare, collo e polso), dalla relazione risulta una forte contusione alla testa della ragazza scomparsa il 26 novembre e ritrovata cadavere tre mesi esatti dopo. Una contusione evidente, forse provocata da un martello o dal calcio di una pistola, oppure da una pietra.
Non ha "escluso", il pm, la presenza di due tracce di Dna isolate dalla polizia scientifica, ma non è ancora chiaro se sul corpo o sui vestiti di Yara. Le ultime indiscrezioni dicono sui vestiti.
Confermata, inoltre, la presenza di sei ferite da arma da taglio piuttosto evidenti sul corpo della ragazza, ma forse non letali: una al collo, una ad un polso, altre quattro alla schiena, con una disposizione che sta facendo molto discutere. Due tagli che formano una X e altre due ferite che intersecano la X orizzontalmente. Su questo punto, per capire al meglio, risulta che gli inquirenti avrebbero contattato un esperto di sette sataniche, che sta tentando di dare un significato alla disposizione delle ferite, oppure di escludere che possa esserci qualsiasi legame col satanismo, l’esoterismo o qualsiasi altro rituale. "Non lo possiamo escludere anche se i tagli sono di difficile interpretazione. Tutta questa vicenda è inquietante".
Una pista che aprirebbe davvero uno scenario ulteriormente inquietante per il dramma di Yara e dei suoi familiari. Ma non sembra che l’esoterismo o il satanismo siano tra le piste più accreditate. Tutto resta da accertare. Così come resta un punto interrogativo sulla violenza sessuale che Yara potrebbe aver subìto. Finora non sono emersi elementi che possono far pensare ad uno stupro o anche solo ad un tentativo. Ma anche in questo caso poche parole dal pm: "Non si può escludere". Molti dubbi, secondo gli inquirenti, non sono ancora stati chiariti, nonostante la relazione preliminare. "Ho dato 90 giorni di tempo per avere un quadro completo" ha concluso il sostituto procuratore.
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