“Contro la holding, contro la fusione”. Lista Bettoni, Udc e Italia dei Valori chiedono al Consiglio provinciale di votare una mozione contro l’ipotesi di unione tra Sea e Sacbo. Una parte dell’opposizione chiede quindi una presa di posizione netta da parte del presidente Ettore Pirovano e dalla sua maggioranza sul futuro dello scalo bergamasco. Lunedì gli azionisti di Sacbo hanno incontrato il presidente di Sea Giuseppe Bonomi e un rappresentante di Mediobanca che hanno illustrato il progetto di holding. L’unico socio che, per usare un eufemismo, sembra non aver manifestato troppa freddezza è proprio la Provincia. Per questo motivo Lista Bettoni, Udc e Idv vogliono testare il polso del Consiglio. “In assenza della definizione di un disegno strategico – si legge nella mozione – per il sistema aeroportuale regionale o del nord da parte delle Istituzioni – alle prospettate ipotesi di fusione di Sacbo e Sea in un’unica Società degli Aeroporti di Malpensa, Linate e Orio al Serio così come alla costituzione di una holding che determinerebbero inevitabilmente il rischio concreto di ridimensionamento e declassamento dello scalo bergamasco”. Si invita e impegna il presidente della Provincia “a promuovere un’iniziativa volta al rafforzamento delle intese e del Patto di sindacato con i soci bergamaschi presenti in Sacbo al fine di difendere e valorizzare sempre di più il ruolo e la funzione strategiche dell’Aeroporto di Orio al Serio al servizio dello sviluppo della comunità bergamasca; a operare affinché le Istituzioni – in particolare quella Regionale – definiscano un disegno strategico per il sistema aeroportuale regionale o del nord che consenta di avere un quadro di riferimento certo e una più efficace salvaguardia degli interessi pubblici. A concorrere alla realizzazione di condizioni che rendano più forte l’integrazione funzionale tra gli Aeroporti di Malpensa, Linate e Orio al Serio così come già previsto dagli accordi e dalle intese in essere. A coinvolgere e tenere costantemente informato il Consiglio Provinciale sulle scelte che incidono direttamente sul futuro dello scalo bergamasco”.
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