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Il ricordo

“Ciao prof Martino, sei sempre stato un passo avanti”

Giovanni Sanga, parlamentare (del Pd) che ha come territorio di riferimento la Valcavallina e il lago d'Iseo, ricorda Nino Martino, uomo e politico.

Giovanni Sanga, parlamentare (del Partito democratico) che ha come territorio di riferimento la Valcavallina e il lago d’Iseo, ricorda il professor Nino Martino spentosi martedì scorso a Lovere. 

Per quelli della mia generazione Nino Martino era e resta il “professore”. Ma anche un amico attento, solidale, vicino.
Ho conosciuto il professor Nino Martino negli anni del movimento giovanile DC.
Mi era stato presentato come un democristiano di formazione morotea, poi vicino a Giovanni Ruffini, della corrente di Forze Nuove. Richiami antichi. Forse sconosciuti ai più. Lontani dal lessico politico quotidiano ma che dicono della sua personalità, del suo spessore, del suo stile.
Dicono della vocazione politica di Nino Martino.
Era orgoglioso di richiamarsi all’area politica e culturale che aveva fatto capo ad Aldo Moro.
Me lo aveva ricordato più volte.
Definirsi di formazione morotea era impegnativo ma consentiva facilmente di delineare l’identikit, il tratto di una storia politica.
Uomo di acuta intelligenza, sapeva leggere con profondità i cambiamenti sociali.
Era in grado di cogliere con lucidità le dinamiche e i movimenti che attraversavano la vita delle nostre comunità e di riportarli dentro un’analisi e un percorso tutto politico.
Era sempre avanti, nel pensiero e nell’azione.
Era, al contempo, uomo di elaborazione ma anche di governo dei processi politici. Elementi, questi, che difficilmente si ravvisano, con contestualità, nella struttura e nella personalità di un politico.
La nostra amicizia si consolidò nel tempo.
A volte mi dava suggerimenti. Spesso mi faceva raccomandazioni. Abbiamo vissuto, insieme, una difficile stagione politica tormentata. Sono stati gli anni della “transizione infinita”, come li ha definiti il professore Gabriele De Rosa: dalla Democrazia Cristiana al Partito Popolare, alla Margherita, all’Ulivo, al Partito Democratico.
Appena fui eletto deputato, nel 2006, non dimenticherò, fu tra i primi a congratularsi e a ricordarmi l’impegno per questo territorio, Lovere e l’Alto Sebino. Nino ha amato queste terre, la sua comunità. L’intenso legame con Giovanni Ruffini ha dato una forte impronta al suo radicamento e al suo impegno locale, anche sul piano istituzionale.
L’ultima volta che l’ho incontrato, è stato qualche mese fa. All’inizio di settembre, in occasione dell’apertura della Festa democratica, sul lungolago di Lovere. Sulla sedia rotelle, pallido in volto, stanco e fisicamente provato. Ma dagli occhi trasparivano, intatti, la sua forza, la sua autorevolezza, il suo rigore, la sua signorilità.
Dalle sue poche parole, ancora una vibrante passione politica, il desiderio di testimoniare, fino in fondo, una scelta di vita.
Un monito, per tutti, al di là dei tempi, al di sopra degli schieramenti, a costruire, come ci insegnava Lazzati, la città, “la città dell’uomo a misura d’uomo”.
Caro professor Martino, abbiamo tratto dall’ispirazione cristiana le ragioni di un impegno politico che nel tempo ha assunto forme e dimensioni diverse ma che non si è mai allontanato dai riferimenti originari, dai valori fondanti.
Ci hai lasciato. Hai fatto ancora un passo in avanti.
Come sempre, ci hai preceduto.
Ciao Nino!

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