Il giallo

Yara ?? morta, il corpo ritrovato in un campo fotogallery

Il drammatico ritrovamento nei pressi della zona industriale di Chignolo d'Isola. Indossava i vestiti di quando ?? scomparsa. Il cadavere in avanzato stato di decomposizione. Un super medico legale e i migliori investigatori per cercare di venire a capo di questo mistero.

Yara Gambirasio è morta, è stata uccisa. La certezza è piombata su chiunque segue con apprensione questo grande mistero, attorno alle 17 di sabato 26 febbraio. Circa un’ora e mezza dopo la notizia è stata data dal questore Vincenzo Ricciardi anche alla famiglia Gambirasio, chiusa nel suo dolore nella villetta di via Rampinelli, a Brembate Sopra. Esattamente tre mesi dopo la scomparsa della giovane ginnasta.
Un epilogo drammatico, in attesa di indagini che devono ancora risolvere il giallo. Il corpo di donna in avanzato stato di decomposizione ritrovato in un campo incolto in fondo a via Bedeschi, zona industriale di Chignolo d’Isola, è di Yara Gambirasio.
Alle 15 era stato un appassionato di aeromodellismo che stava provando un piccolo aeroplanino in fondo a via Bedeschi, a chiamare il 113, allarmato: "C’è un cadavere in un campo vicino a via Bedeschi, Chignolo d’Isola". Sul posto è intervenuto dapprima il 118, poi i vigili del fuoco, quindi la polizia di Stato. E su quel corpo c’erano vestiti che qualsiasi poliziotto ha in mente: un giubbetto nero marca "Hello Kitty", dei fuseaux neri, una maglietta azzurra. Esattamente i vestiti che Yara indossava il giorno della scomparsa, esattamente tre mesi fa. Sui denti della ragazza trovata morta un apparecchio odontoiatrico, quello visto in molte foto della giovanissima ginnasta.
Dopo il primo riconoscimento la zona è stata delimitata dalla polizia. La via bloccata a circa 300 metri dal campo dove c’è stato il ritrovamento. E sul posto hanno iniziato ad intervenire, uno dopo l’altro, tutti i vertici della questura di Bergamo, alcuni uomini del Servizio centrale operativo, la polizia scientifica, la polizia locale per presidiare al meglio la zona. E’ stato in quel momento che sono iniziati i rilievi, necessariamente approfonditi, della polizia di Stato, seguiti da vicino dal questore. Mentre nella zona industriale di via Bedeschi si è radunata una folla di curiosi, oltre che di giornalisti, in continua crescita.
Dalle 17 in poi l’andirivieni di specialisti e medici legali è stato incessante. Il corpo di Yara è stato ritrovato supino, nell’erba, assolutamente non coperto nè nascosto, tumefatto e in avanzato stato di decomposizione. Potrebbe anche essere stato immerso nell’acqua. Impossibile sapere, con una semplice ispezione esterna, come la ragazzina possa essere morta, date le condizioni di deterioramento del suo fisico.
Il ritrovamento è avvenuto a  circa 300 metri dalla discoteca Sabbie Mobili Evolution, alla stessa distanza dove un mese fa fu trovato ucciso il giovane dominicano Eddy Manuel Barone Castillo, quando i carabinieri perlustrarono tutta la zona in cerca di tracce per risolvere quell’omicidio. E soprattutto a 500 metri di distanza dal comando di polizia locale dell’Isola, che è stato la base delle ricerche di Yara. Una coincidenza? Spetterà alle indagini stabilirlo.
Indagini per le quali la polizia e tutti gli apparati a disposizione stanno mettendo in campo i loro uomini e donne migliori. L’autopsia e la prima approfondita ispezione cadaverica è stata eseguita da Cristina Cattaneo, anatomopatologa specializzata sui cadaveri in avanzato stato di decomposizione. Oltre alla polizia scientifica in serata sono arrivati a Chignolo d’Isola anche i carabinieri del Ris, da Parma. E solo attorno alle 23 il cadavere di Yara è stato trasportato a Milano, dove lunedì 28 febbraio sarà eseguita l’autopsia. L’area è rimasta sotto sequestro e presidiata in continuazione dalla polizia locale e dai carabinieri.

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