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Compleanno

Il cuore matto di Little Tony spegne 70 candeline

Il cantante, da cinquant'anni sulla cresta dell'onda, ?? nato il 9 febbraio 1941 a Tivoli.

Il suo cuore matto, che nel 2006 gli giocò un brutto scherzo durante un concerto ad Ottawa, continua a battere forte e mercoledì Little Tony spegne 70 candeline. Di questi 70 anni Antonio Ciacci (questo il vero nome del cantante) ne ha passati più di 50 sui palcoscenici italiani ed internazionali, avendo iniziato giovanissimo a cavalcare il rock’n’roll. "Mi chiamo Little Tony perché ho iniziato quando avevo 15-16 anni con il rock and roll e siccome in America c’era un cantante famosissimo che si chiamava Little Richard, allora ho detto: ‘Se lui si chiama Little Richard io mi posso chiamare Little Tony", ha spiegato in un’intervista al programma ‘Italia che canta’.
Il suo lungo percorso artistico è stato punteggiato numerosi best e long seller come ‘Cuore matto’ e ’24mila baci’, cantata in coppia con Celentano e classificatasi seconda al Festival di Sanremo del 1961, giusto 50 anni fa.
Pur essendo nato a Tivoli il 9 febbraio del 1941, Little Tony è cittadino della Repubblica di San Marino, perché nato da genitori entrambi sammarinesi originari di Chiesanuova. Ha iniziato giovanissimo ad interessarsi di musica grazie ad una passione di famiglia che accomunava suo padre Novino, cantante e fisarmonicista, uno zio, Settembrino, chitarrista e i suoi due fratelli, anch’essi musicisti, Enrico, chitarrista, e Alberto, bassista.
Le sue prime pedane sono i ristoranti dei Castelli Romani a cui seguono i locali da ballo, le balere e teatri d’avanspettacolo. Nel 1958, durante uno spettacolo allo Smeraldo di Milano, viene notato da un impresario inglese, Jack Good, che lo convince a partire con i suoi fratelli per l’Inghilterra, dove nascono "Little Tony and his brothers". Gli spettacoli hanno tale successo da indurre Little Tony a rimanere in Inghilterra per diversi anni. E’ lì che si innamora del Rock’n’roll, una passione che durerà per tutta la vita.
Tra il 1958 e il 1960 incide un notevole numero di dischi singoli come ‘Lucille’, ‘Johnny b.good’, ‘Shake rattle and roll’. Alcune sue canzoni vengono scelte come colonne sonore di alcuni film come ‘Blue monday’, ‘Il Gangster cerca moglie’, ‘Che tipo rock’ ed ‘I Teddy boys della canzone’.
Rientrato in Italia, nel 1961 partecipa al Festival di Sanremo in coppia con Adriano Celentano. Canta ’24 mila baci’ classificandosi al secondo posto. Sempre nel ’61 incide diverse canzoni per i film ‘5 marines per 100 ragazze’, ‘Rocco e le sorelle’, ‘Nerone ’71’, ‘La bella americana’ e ‘Pugni pupe e marinai’. Il primo vero successo discografico è del 1962: ‘Il ragazzo col ciuffo’ (anni dopo ripreso dai Persiana Jones), che porta l’artista nei primi posti della classifica.
Nel ’62 partecipa al Cantagiro 1962 con il brano ‘So che mi ami ancora’, che però non riscuote successo; va meglio l’anno dopo, in cui ottiene il secondo posto con ‘Se insieme ad un altro ti vedrò’, scritta da suo fratello Enrico, e incide con successo ‘T’amo e t’amerò’ già presentata da Peppino Gagliardi; in questo periodo inizia anche la sua carriera di attore, in numerosi ‘musicarelli’, in cui viene in prevalenza doppiato da Massimo Turci.
L’anno dopo torna a Sanremo con ‘Quando vedrai la mia ragazza’ ed ottiene un buon successo estivo con ‘Non aspetto nessuno’, portata al Cantagiro, e anche con il brano inciso sul lato B dello stesso singolo ‘La fine di agosto’. Nel 1965 è semifinalista a Un disco per l’estate con ‘Viene la notte’, canzone composta da Gianni Meccia.
Il vero trionfo arriva nel ’66 quando porta al Cantagiro ‘Riderà’. La canzone non vincerà la manifestazione, ma venderà oltre un milione di copie.
L’anno dopo un altro boom: la sanremese ‘Cuore matto’ arriva prima in classifica e rimane tra i primi posti per 12 settimane consecutive. Questo nuovo successo apre a Little Tony la strada per molti paesi, in Europa e in America del sud. Del ’68 è la sua quarta partecipazione al Festival di Sanremo con ‘Un uomo piange solo per amore’. Nell’autunno dello stesso anno partecipa a Canzonissima dove lancia ‘Lacrime’ e ‘La donna di picche’.
L’anno successivo inizia con un altro successo sanremese, ‘Bada bambina’. Tony fonda una propria etichetta, la "Little Records", con cui esce ‘E diceva che amava me/Nostalgia’. Nel 1970 arriva il grande successo al Festival di Sanremo con "La spada nel cuore" (scritta da un giovanissimo Lucio Battisti ma da lui non firmata perché non ancora iscritto alla SIAE) che conquista un ottimo 5º posto finale, in coppia con Patty Pravo.
Il momento magico sembra però passato anche se gli anni ’60 l’hanno proiettato definitivamente nella storia della canzone italiana. Nel 1974 è di nuovo a Sanremo con ‘Cavalli bianchi’ e a Saint Vincent, semifinalista di Un disco per l’estate con ‘Quando c’eri tu’. Nel 1975 incide l’album ‘Tony canta Elvis’, in cui rende omaggio al suo maestro interpretandone vari classici. Nel 1978 tornando da un concerto tenutosi a Siena il cantante sbanda nei pressi di Barberino val d’Elsa con la sua auto e si distrugge l’arcata dentale superiore.
Negli anni successivi parteciperà (sempre con grande successo) essenzialmente a trasmissioni di revival riproponendo un personaggio che il pubblico non ha mai smesso di amare. Negli anni ottanta, insieme a Bobby Solo e Rosanna Fratello, forma il supergruppo I Robot (dalle loro iniziali) che riscuote un certo successo, presentandosi anche a Sanremo.
Nel giugno degli anni 2000 e 2001 ha condotto, su Canale 5, il varietà musicale ‘I ragazzi irresistibili’, insieme a Maurizio Vandelli, Rita Pavone e Adriano Pappalardo, nel quale ha interpretato un repertorio di canzoni che hanno segnalo la storia della musica dagli anni sessanta. Nel 2001 si esibisce al Concerto di Primavera tenutosi al Taj Mahal, casinò di Atlantic City, insieme a Mario Merola, Anna Calemme, Mino Reitano. Nel 2003 partecipa di nuovo al Festival di Sanremo con ‘Non si cresce mai’ in coppia con Bobby Solo. Nel 2004 canta insieme a Gabry Ponte il brano ‘Figli di Pitagora’.
Il 23 aprile del 2006 lascia col fiato sospeso il mondo della musica e tutti gli italiani, quando viene colpito da un infarto (che supera brillantemente), durante un concerto tenutosi al "Contessa Banquet Hall" di Ottawa e organizzato per la comunità italo-canadese. Nel 2008, nel segno di una completa ripresa, partecipa di nuovo al Festival di Sanremo col brano dal titolo non casuale: ‘Non finisce qui’. In occasione del 70esimo compleanno l’11 febbraio Little Tony sarà ospite speciale nell’ultima puntata de "I Raccomandati", lo show di RaiUno condotto da Pupo con Emanuele Filiberto, Valeria Marini e Debora Salvalaggio.

(da libero-news.it)
 

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