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Sfratti

Rossi, Pd: “Troppi pregiudizi dal centrodestra”

Spiace constatare come dal centrodestra, con le solite argomentazioni contro gli immigrati del Consigliere Prevedini, sia arrivato il solito muro di gomma contro le istanze dei più deboli.

La questione degli sfratti in Provincia di Bergamo è un tema urgente e importante.
Ce lo dicono innanzitutto i numeri: nel 2009, rispetto all’anno precedente, il numero degli sfratti per morosità nella Provincia di Bergamo è cresciuto a dismisura, stiamo parlando del 337%: 1097 sfratti del 2009, 538 in città e 437 in Provincia. Il 2010 si sta per chiudere con un ulteriore aumento del 30%, dato confermato dai dati che arrivano dai Tribunali. Solo per fare un esempio possiamo citare i dati del Tribunale di Treviglio: al 20 novembre sono stati eseguiti 164 sfratti, e sono 41 gli appuntamenti degli ufficiali giudiziari previsti entro il 31 dicembre. Il totale fa 205, 41 in più del 2009.
Questi dati segnano un picco nelle aree più industrializzate della Provincia, dove la crisi ha colpito duramente: tra Treviglio e Caravaggio, tra Romano e Martinengo, fra Ponte S.Pietro e Bonate Sopra, in Val Calepio. In bergamasca si arriverà a oltre 1.500 famiglie fuori casa e il 2011 potrebbe andare anche peggio. Non è per lasciare poco spazio all’ottimismo, ma cassa integrazione e contratti di solidarietà non dureranno per sempre, e gli ammortizzatori della crisi sono in tante situazioni agli sgoccioli.
Siamo davanti ad una guerra fra poveri, da un lato il piccolo proprietario di casa, che con i risparmi ha comprato l’alloggio pensando di farlo fruttare affittandolo, e dall’altro chi ha firmato il contratto e che dopo un po’ non ce l’ha più fatta a pagare perché rimasto senza lavoro e senza stipendio per colpa della crisi.
Le reti sociali e famigliari, che storicamente intervenivano ad attenuare le situazioni d’emergenza, si confrontano a loro volta con sempre meno risorse. Penso in particolare ai Comuni, che hanno l’obbligo di garantire un alloggio alle famiglie sfrattate in cui è presente un minore, e che, nel caso non dispongano di alloggi popolari o se questi risultano già occupati, a mantenere le persone in strutture, alberghi o comunità con costi molto elevati che incidono pesantemente sui bilanci comunali.
Per questi motivi oggi il Pd in Consiglio Provinciale, oltre a sostenere la proposta di istituire un Osservatorio Provinciale sul tema della casa, fatta dal consigliere della “Sinistra per Bergamo“, ha proposto:

– che la Provincia si impegni a valutare, con il bilancio 2011, l’erogazione di risorse economiche che vadano a rafforzare il fondo a disposizione dei Comuni e dei loro ambiti per intervenire a sostegno delle gravi marginalità con particolare riferimento al tema della perdita della casa in affitto o di proprietà.

– che la Provincia si impegni a organizzare per i primi mesi dell’anno una CONFERENZA PROVINCIALE sul problema della casa in collaborazione con le associazioni del settore, Aler, Comuni e Regione Lombardia per mantenere accesi i riflettori su una problematica che tocca da vicino i cittadini del nostro territorio.

Il nostro messaggio è chiaro: su una situazione di estrema crisi occorre che una Istituzione come la Provincia sappia mettere attorno a un tavolo i principali attori per fare il punto sulla situazione, perchè sui problemi dei più deboli le Istituzioni non si devono mai tirare indietro.

Spiace constatare come dal centrodestra, con le solite argomentazioni contro gli immigrati del Consigliere Prevedini, sia arrivato il solito muro di gomma contro le istanze dei più deboli, condito dai soliti pregiudizi sugli immigrati.

Matteo Rossi (consigliere provinciale Pd)

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