Sono pochi gli indizi, e soprattutto le prove, in mano ai carabinieri di Bergamo, che indagano sulla scomparsa di Yara Gambirasio, con il coordinamento del pm Letizia Ruggeri. Pochi elementi e poche indicazioni giunte dalle battute di ricerca in tutto il paese e nella zona. Ne è prova il fatto che anche una semplice testimonianza, forse la prima spontanea fornita ai carabinieri, è stata accolta con molto favore dalle forze dell’ordine.
Si tratta della testimonianza di un uomo residente nella stessa zona della famiglia Gambirasio, a Brembate Sopra. Un uomo sulla cinquantina d’anni, ex guardia giurata, che ha raccontato di aver visto due persone litigare proprio in fondo a via Rampinelli, dove vive la famiglia Gambirasio. Il residente era a spasso col cane in quel tardo pomeriggio del 26 novembre, come fa di solito e come lui stesso ha raccontato al Tg1. E quella sera ha visto le due persone litigare, ma non ha saputo dire se erano a piedi o avevano a disposizione un’auto.
Le ricerche sono proseguite anche nel pomeriggio, ancora nella zona del ponte di Briolo, nei campi dietro Villa Mapelli, a Ponte San Pietro, nella zona di Almenno San Bartolomeo, nella zona dell’area commerciale al confine con Brembate Sopra, in particolare in un cantiere edile. Ma non è emerso nulla, come accade da ormai cinque giorni.
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