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Roma

Il cioccolato puro non esiste

Italia condannata dalla Corte di giustizia europea per aver utilizzato questa denominazione mentre avrebbe dovuto segnalare anche la presenza di "altri grassi vegetali"

L’Italia è stata condannata dalla Corte di giustizia europea per avere autorizzato la denominazione ”cioccolato puro” sulle etichette di prodotti di cioccolata che avrebbero dovuto segnalare anche la presenza di ”altri grassi vegetali oltre al burro di cacao”. I giudici hanno ritenuto che la normativa italiana "può indurre in errore il consumatore e lede il suo diritto ad un’informazione corretta, imparziale ed obiettiva”. 
In base quindi alla legislazione in vigore nell’Ue, può essere denominato cioccolato un prodotto che contiene fino al 5% di grassi vegetali diversi dal burro di cacao, a condizione di indicarlo chiaramente in etichetta.
La nuova sentenza della Corte, ha provocato una vera e propria alzata di scudi in Italia: dai politici ai produttori, dagli industriali fino all’associazione dei consumatori, che ha denunciato «un’ennesimo passo indietro dell’Ue in tema di difesa della qualità». La sentenza però non è impugnabile (l’Italia è stata anche costretta a pagare le spese processuali) e ora bisogna guardare al futuro

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