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Vertova (verdi)

“Atb, paghino anche i Comuni dell’hinterland”

Il consigliere comunale di minoranza illustra le sue proposte contro i tagli al trasporto pubblico e contro l'aumento tariffario.

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Egr. Direttore,

dal Consiglio comunale straordinario sul trasporto pubblico usciamo con alcuni dati. I tagli che la Regione intende fare ai trasferimenti per il trasporto pubblico locale sono pesantissimi. Ipotizzare, da un anno all’altro, tagli del 25% al trasporto pubblico locale è una politica sciagurata che può essere giustificata soltanto con argomentazioni pseudo-terroristiche (come quelle di Daniele Belotti: “sennò finiamo come la Grecia”). La ragionevolezza dovrebbe spingere la Regione a contenere i tagli, che potrebbero essere “soltanto” del 10%. Se così fosse, il mancato introito per ATB risulterebbe pari a circa 1,3 milioni di euro. La mia tesi è che esistono tutti gli strumenti per coprire un mancato introito di questa entità, evitando sia tagli al servizio pubblico di ATB, sia aumenti delle tariffe (biglietti e abbonamenti).
Come realizzare questa strategia? L’ATB può razionalizzare alcuni costi (non molti, essendo un’azienda già molto efficiente), realizzando un risparmio di spesa attorno ai 300 mila euro. La Gunta Tentorio può, a sua volta, tagliare facilmente alcune spese inutili e propagandistiche che fa ricadere su ATB (ad esempio quelle per il parcheggio di via Grataroli): 300 mila euro. Inoltre, il Comune di Bergamo può chiedere ai Comuni dell’hinterland qualche contributo per l’utilizzo dei servizi di ATB: questa richiesta sarebbe anche giusta, visto che finora molti Comuni hanno usufruito del servizio di ATB senza contribuire alle spese: altri 200/300 mila euro. Infine l’amministrazione comunale può trovare 300/400 mila euro all’interno del bilancio comunale. Naturalmente, questo solo se la Giunta considera importante il ruolo sociale del trasporto pubblico.
Perché non aumentare le tariffe e non ridurre il servizio pubblico? Per due motivi. 1) Non aumentare le tariffe sarebbe una scelta equa, visto che in tempi di crisi i tagli al servizio pubblico e gli aumenti tariffari vanno a pesare soprattutto sulla popolazione meno abbiente; 2) Sarebbe una scelta efficiente. Anzitutto perché gli aumenti tariffari possono implicare cambiamenti nei comportamenti delle persone tali da ridurre la domanda (e quindi le entrate). Inoltre, se ATB vorrà presentarsi alla prossima gara d’appalto con qualche vantaggio competitivo rispetto ai colossi esteri, è auspicabile che sviluppi il suo punto di forza, ossia il valore sociale del servizio pubblico svolto a Bergamo.
Una nota sulla strategia leghista e della destra. In Consiglio comunale Belotti ha detto: “dobbiamo colpire gli abusivi che non pagano il biglietto dell’autobus”. Perché Belotti usa il termine “abusivi” e non semplicemente quello di “utenti”? Perché la Lega ha già annunciato la sua strategia, quella stessa che logora quotidianamente il tessuto sociale. Primo. L’assessore Invernizzi manderà la polizia locale sugli autobus (provvedimento che peraltro ha dei costi rilevanti in termini di mancato lavoro dei vigili su traffico e soste) per chiedere i “documenti” ai cittadini stranieri. Il riconoscimento/selezione di coloro che potrebbe essere senza documenti è fatta inevitabilmente su base fisiognomica, quindi razzista. Faccio un esempio stupido ma efficace: sull’autobus della nazionale a Balotelli si chiederebbero i documenti, a Cassano no. Secondo. I vigili urbani controlleranno a quel punto anche i biglietti. Così facendo, però, i controlli dei biglietti saranno più pressanti e numerosi per i cittadini stranieri che per i cittadini italiani. Terzo. Dalle statistiche risulterà quindi, salvo clamoroso e auspicabile fallimento della strategia fisiognomica, che i cittadini stranieri fanno più contravvenzioni rispetto ai cittadini italiani. Facciamo un esempio. Ipotizziamo che il 10% della popolazione non paghi normalmente il biglietto. Se si fanno 1000 controlli, di cui 600 su cittadini stranieri e 400 sui cittadini italiani, si troveranno 100 contravvenzioni di cui presumibilmente 60 da parte di cittadini stranieri (il 60%) e 40 da parte cittadini italiani (il 40%). Si concluderà dicendo, erroneamente, che gli “immigrati” evadono di più degli “italiani”. Quarto. La Lega ha così generato il suo “capro espiatorio”; dirà infatti che siccome i cittadini stranieri “abusivi” non pagano i biglietti, ci tocca aumentare le tariffe.
Gli aumenti tariffari che ATB sarà forse costretta a fare sono invece causati anzitutto dai tagli agli enti locali fatti a Roma da Tremonti e dalla Lega, quindi dai tagli al trasporto pubblico locale fatti a Milano da Formigoni e dalla Lega e, dulcis in fundo, dalle spese che il Comune di Bergamo sostiene per permettere alla Lega e alla destra di generare i suoi “capri espiatori”: le spese di sistemi come quello di via Grataroli e le spese (o mancati introiti) derivanti da un utilizzo scellerato della polizia locale.

Pietro Vertova, consigliere comunale indipendente nei Verdi

 

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