• Abbonati
L'intervista

Saffioti: “Non so se mi ricandido coordinatore Sette e mezzo a Pirovano, otto a Tentorio” fotogallery

Ecco la trascrizione dell'intervista in diretta al coordinatore provinciale del Pdl Carlo Saffioti. "Teniamo aperto il sogno di Porta Sud. Con la Lega basta sgambetti".

Normal
0

14

false
false
false

IT
X-NONE
X-NONE

MicrosoftInternetExplorer4



/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-style-parent:””;
line-height:115%;
font-size:11.0pt;”Calibri”,”sans-serif”;
mso-fareast-“Times New Roman”;}

Ecco la trascrizione dell’intervista al coordinatore provinciale del Pdl Carlo Saffioti, dopo la diretta video con le domande del direttore di Bergamonews Cesare Zapperi.

 

 

Zapperi: partiamo dal dato locale e dalle ultime uscite sul Pdl di Bergamo e la segreteria. Marco Pagnoncelli, già coordinatore provinciale di Forza Italia, ha calato sul tavolo la sua disponibilità a candidarsi, in contrapposizione a Saffioti.

Saffioti: la candidatura è stata presentata durante una bella e affollata riunione di amministratori e coordinatori del Pdl. E’ un partito che c’è, presente, diversificato, vivace. C’era Marco Pagnoncelli che ha dato la sua disponibilità a candidarsi, non so se in opposizione o alternativa a me, che ancora non ho deciso se ripropormi. Ma dove è la notizia?

Zapperi: Pagnoncelli sembrava uscito di scena e ora torna in pista…

Saffioti: è sempre stato nel partito, si è sempre mosso, è sempre stata chiara la sua critica al mio coordinamento.

Zapperi: ma lei stava dicendo che non ha ancora deciso di ricandidarsi. Si dava per scontato che lei si ricandidasse.

Saffioti: può essere, ma devo decidere se, la vita da coordinatore non è stata facile. Organizzare da zero un nuovo partito, trovare la nuova sede, creare le condizioni affinchè il partito sia il luogo dove ci si incontra.

Zapperi: ma non è che teme di perdere?

Saffioti: ricordo di essermi candidato alla allora segreteria di Forza Italia essendo certo della sconfitta.

Zapperi: ma oggi sarebbe diverso perdere da coordinatore uscente.

Saffioti: in questi termini non ho nessun timore. Un anno di lavoro ha dato tempo a tanti di avere la dimostrazione che il partito c’è. Chi ne fa parte si sente supportato.

Zapperi: anche se resta un vulnus il fatto che lei al tempo non è stato eletto ma nominato coordinatore provinciale

Saffioti: allora si è ritenuto opportuno iniziare da capo in quel modo con un nuovo coordinatore. Ma sono stato rieletto in regione da 10 mila cittadini bergamaschi. Per il ruolo di coordinatore devo un attimo chiudermi in una camera e fare una riflessione tra me e me. Deciderò tra una decina di giorni.

Zapperi: ma è vero che le varie anime del Pdl si stanno componendo e ricomponendo in modo diverso. Sembra che Cl oggi le stia contro. Le risulta?

Saffioti: Guardi, non mi risulta, ma attorno alla segreteria si è consolidata ultimamente la voglia di fare e partecipare di tanti componenti.

Zapperi: il congresso vedrà votanti gli eletti, non gli iscritti. Quando sarà?

Saffioti: o subito prima o subito dopo Natale.

Zapperi: non c’è il rischio che Roma vi influenzi? La situazione del governo, di Berlusconi?

Saffioti: se si andasse alle elezioni domani darebbe poche possibilità di confrontarsi con il mondo esterno. Nessuno le vuole, le elezioni. La parte maggiore della politica non la vuole, la parte minore forse si.

Zapperi: ma lei scommetterebbe su elezioni a marzo o no?

Saffioti: l’auspicio è che non si vada ad elezioni e che si ritrovi la tranquillità per andare avanti con il governo del paese. Dubito però che un governo che non governi possa proseguire. Siamo di fronte ad una crisi irresponsabile.

Zapperi: ma quindi lei preferisce tirare a campare al tirare alle cuoia?

Saffioti: no, vivacchiare no. Serve un governo che governi. Rispetto all’attuale maggioranza non vedo alternative. Immaginare il governo di un accozzaglia che mette insieme tutti nel nome dell’antiberlusconismi non sarebbe il massimo.

Zapperi: Ma è finito il berlusconismo o no?

Saffioti: no, anzi. La persona Berlusconi è tutt’altro che finita.

Zapperi: vitalità più notturna che politica…

Saffioti: è una battuta. Ma si guardi al risultato di Obama in America, dopo esser stato grande mito della sinistra. Meglio chi governa e dà risposte ed ha una vita notturna goliardica, o chi non governa e ha vita privata irreprensibile? Alle elezioni regionali Berlusconi è stato l’unico leader d’occidente ad avere una conferma di “mezzo termine”.

Zapperi: ma una parte di responsabilità non è anche del centrosinistra, quasi impresentabile?

Saffioti: è uno dei problemi della democrazia in Italia. Perché un sistema democratico e bipolare ha bisogno di una democrazia viva. Mi auguro che la sinistra ritrovi una propria partenza e riesca a fare quel percorso che portò ad esempio Tony Blair ad una svolta positiva. Purtroppo la sinistra ha perso troppo tempo nell’antiberlusconismo.

Zapperi: ma è anche vero che nel fronte del centrodestra non si vede nulla oltre Berlusconi.

Saffioti: io non so se Berlusconi può apprezzare quel che sto per dire. Berlusconi per noi è come la Tatcher in Inghilterra. Ha dato una svolta al paese.

Zapperi: se Berlusconi avesse fatto un decimo di quel che ha fatto la Tatcher in Inghilterra saremmo un paese migliore. Berlusconi non ha cambiato le regole.

Saffioti:…ma ci sta provando.

Zapperi: maggioranza con numeri notevolissimi ma ha sprecato molte occasioni.

Saffioti: chiaro che il cambiamento crea delle resistenze, soprattutto all’interno della maggioranza. Di certo le novità introdotte da Berlusconi sono molte. Nel Dopoguerra dopo De Gasperi è un grande uomo politico che è entrato in sintonia con la società. Si è battuto per il bipolarismo, ha tramutato la spinta centralista della Lega in Federalismo, ha tramutato la spinta centralista in federalismo…

Zapperi: federalismo che non si è ancora visto. La Lega ha fermato spinta secessionista, ma non è detto che se non si porta a casa il federalismo non si torni a quel punto.

Saffioti: E’ una macchina ormai in movimento.

Zapperi: anche se il centrosinistra elenca tutta una serie di cose promesse e non realizzate.

Saffioti: io elencherei quelle realizzate.

Zapperi: a livello locale. Sono aumentate le Giunte Pdl e Lega. Il centrodestra cresce e si rafforza. Con problemi in diverse realtà locali. Perché?

Saffioti: problemi in alcune realtà locali. Problemi interni, problemi di rapporto locale, questi alcuni motivi. Provincia e Comune di Bergamo reggono bene. Comunque non è facile, con due partiti che vogliono sempre essere i migliori in campo. La forza della Lega la imputo ad una debolezza nostra, che dobbiamo essere più capaci di correre più veloci della Lega.

Zapperi: il pdl è un po’ subalterno alla Lega. Vedo che lo sostiene anche Pagnoncelli.

Saffioti: non sono assolutamente d’accordo su questo. Mi risulta che la stessa obiezione veniva fatta al segretario provinciale della Lega, per presunta accondiscendenza verso il Pdl. Io non voglio essere un prevaricatore. Per cui questa è una leggenda metropolitana. Vorremmo che la nostra gara di velocità a chi arriva primo non provochi sgambetti l’uno con l’altro.

Zapperi: comunque la Lega dove vuole andare da sola va da sola…

Saffioti: non è vero, ricordo Seriate, dove la Lega era autosufficiente e molto forte. Siamo andati insieme come parte organica della maggioranza. Due assessori di peso al Personale e ai Servizi sociali

Zapperi: è un proprio un caso quello di Seriate dal quale emerge la grande impronta del sindaco e della Lega.

Saffioti: il sindaco Saita di certo, anche se è una leghista molto sui generis. Ma a Seriate c’è comunque una coalizione e non confonderei l’aspetto mediatico con i contenuti. In tutti i Comuni importanti siamo andati insieme alla Lega. Noi siamo più per un’apertura e un coinvolgimento delle realtà private della società. Vorremmo enti pubblici sempre più snelli a vantaggio della libera iniziativa della società. La Lega è su una sussidiarietà verticale, con competenze sempre più forti al primo livello.

Zapperi: libera traduzione mia, con un esempio. Dare spazio ai privati vuol dire dare il via ad un polo logistico a Urgnano mentre la Lega si oppone?

Saffioti: no, questa è una scelta amministrativa. Un imprenditore pronto ad investire, dando importanti risorse al paese, cash in particolare, e anche posti di lavoro, era un’opportunità straordinariamente importante. Per qualcuno della Lega di Urgnano era invece un danno per il paesaggio. Il sindaco ha quindi avuto coraggio e dignità di presentare le sue dimissioni.

Zapperi: alle prossime elezioni andrete insieme ad Urgnano?

Saffioti: mi sembra difficile se non cambiano di molto le condizioni.

Zapperi: e a Costa Volpino cosa è successo?

Saffioti: non c’entra nulla il rapporto tra Pdl e Lega. E’ successo che all’interno della maggioranza si sono staccati ex An ed ex Forza Italia che criticavano il sindaco per la proposta di un centro commerciale molto molto grande, simile a Orio Center.

Zapperi: quindi era questione di posizioni personali?

Saffioti: si esatto, con posizioni divergenti all’interno del Pdl.

Zapperi: parliamo della Amministrazione provinciale e sulla supposta, per lei, reale per me, subalternità alla Lega. L’impronta dell’Amministrazione provinciale è di marca nettamente leghista. Poi sarà colpa dei giornali, sarà colpa di Pirovano, ma quel che si vede è questo

Saffioti: c’è un presidente che ha la capacità di sottolineare la sua presenza. Ma se poi guardiamo le iniziative dei diversi assessorati, ci si rende conto che c’è un equilibrio.

Zapperi: le chiedo un esempio. Qualcosa che dimostri la presenza del Pdl?

Saffioti: l’assessore Capetti ha messo in fila tutta una serie di iniziative e interventi sulla mobilità. L’azione dell’assessore Zucchi sulla formazione, ma soprattutto sul Lavoro e sulla gestione della crisi, con attenzione e modo di porsi molto positivi, un’attenzione molto apprezzata. Penso al lavoro su Urbanistica e Cultura che fa Piccinelli, il presidio al Bilancio dell’assessore Gandolfi, il lavoro importante dell’assessore Romanò sull’ambiente.

Zapperi: si ma dove sono gli elementi di differenziazione?

Saffioti: ci differenziamo, sull’ospedale c’è stata una polemica. Ci differenziamo sullo spostamento dei poliambulatori da Ponte San Pietro a Brembate.

Zapperi: anche se la Lega va avanti da sola.

Saffioti: ma lì chi decide è il direttore generale dell’ospedale di Treviglio

Zapperi: che però fa riferimento a qualche partito.

Saffioti: e però pare non torni indietro. Su Porta Sud la Lega ha fatto tre passi indietro e ne ha fatti due in avanti. Ci rendiamo conto che la Provincia in questo momento non ha davvero risorse economiche ed è impegnata a lavorare sulle società.

Zapperi: a proposito di società …

Saffioti: guardi, a chi riporta la sua leggenda…

Zapperi: …che peraltro ho letto anche su L’Eco di Bergamo, quindi tanto peregrina non deve essere.

Saffioti: ma le leggende si diffondono. A chi riporta quella leggenda, ricordo che abbiamo come partito un ruolo, una funzione, una possibilità di intervento, molto più di prima. Rispetto a Bettoni si è passati dalla notte al giorno.

Saffioti: purtroppo non si appare per quel che si fa, ma per le invenzioni. Son d’accordo nel cercarle, però riconosco un notevole impegno e capacità di lavoro.

Zapperi: dà otto a Pirovano?

Saffioti: se do otto a Tentorio do sette e mezzo a Pirovano.

Zapperi: perché la differenza?

Saffioti: uno è del Pdl, l’altro no (risata). Hanno una situazione di bilancio diversa. Sono soddisfatto…dopo un anno di…c’è tempo insomma per migliorare e superare questo impasse. E’ un momento difficilissimo per qualsiasi amministrazione. C’è un aumento dei bisogni dei cittadini, c’è un calo drastico di risorse.

Zapperi: ma sul recente fiorire di simboli padani in molti Comuni cosa dice?

Saffioti: la critica più importante che io ho sempre fatto alla sinistra è quella di identificare il partito con lo Stato. Stiamo attenti a non confondere le cose.

Zapperi: e in particolare sul Sole delle Alpi a Cividate cosa pensa?

Saffioti: malissimo.

Zapperi: qui il vecchio liberale che è il lei viene fuori.

Saffioti: Sul sole di Adro sono contrarissimo. Ha tentato di giustificarsi dicendo che è un simbolo di tradizione e non di partito. Quindi vuol dire che almeno si sono resi conto che era un errore.

Zapperi: se fosse per lei le amministrazioni in cui il Pdl è presente non le devono fare, quindi. Veniamo alla città. Lei dà voto otto al sindaco, ma quindi va tutto bene? Dovremmo suonare i violini?

Saffioti: lei che voto darebbe?

Zapperi: io darei un cinque e mezzo ma non sono io l’intervistato.

Saffioti: otto perché, con il passo del sindaco, che non è quello dello scattista, ma del passista. E direi che con quel passo, in un momento di risorse scarse, il sindaco sta riuscendo a gestire molto bene tante cose. Leggendari i tre giorni degli Alpini. Interpreta bene il bisogno di uscire e stare insieme, la cosiddetta movida. Ha approvato il piano di governo del territorio. Si sono riusciti a correggere alcuni eccessi di quel piano e di altri interventi. Hanno bloccato il progetto della risalita a Città Alta che non ci piaceva. Si sta dando vita al distretto del commercio che è una straordinaria possibilità, sono state tolte alcune inutili piste ciclabili, sono stati messi sul tappeto progetti importanti e finanziati: la stazione, la risalita di Città alta…Mi sembra che in poco più di un anno molto è stato fatto. La riorganizzazione della macchina comunale, ad esempio, avrei preferito che venisse fatta subito.

Zapperi: avete chiesto la testa del comandante della polizia locale e non si è capito perché.

Saffioti: non si è messa in discussione la competenza e la professionalità. Però, c’è un cambio di amministrazione, e su un ruolo come quello del comandante dei vigili, serviva un segno di discontinuità.

Zapperi: a differenza di Pirovano, Tentorio non ha cambiato i componenti dei vari consigli di amministrazione?

Saffioti: non c’è stato un cambiamento dal giorno dopo. Tentorio ha riconosciuto l’impegno di chi c’era. Ci sono segnali di discontinuità un anno dopo.

Zapperi: il sindaco è un passista, per dirla con le sue parole. Ma con un otto adesso tra tre anni gli darà 15.

Saffioti: ma può darsi che il passo resti costante. Se io arrivassi alla fine del quinquennio mantenendo l’otto sarei molto contento.

Zapperi: ma su quale settore bisognerebbe incidere di più?

Saffioti: c’è un grande tema che è quello dell’aeroporto.

Zapperi: ma lei è d’accordo con le recente affermazioni della Cdo?

Saffioti: l’aeroporto ha ancora qualche margine di crescita, non troppi. Ma per uscire dal piccolo cabotaggio bisogna investire di più. Investire sull’impatto ambientale per consentire all’aeroporto di consolidarsi ulteriormente. L’aeroporto di Bergamo è davvero importantissimo, è davvero il volano per tutta l’economia bergamasca. Va difeso, presidiato il più possibile. L’aeroporto non può stare fermo.

Zapperi: ma ci sono state di recente prese di posizione molto ferme. Anche del sindaco di Seriate, in merito all’impatto acustico e ambientale.

Saffioti: ma infatti credo che si debba investire il più possibile sull’impatto ambientale. La Sacbo ha il compito e l’obbligo di controllare e intervenire sul territorio.

Zapperi: ma non c’è conflitto di interessi, con il Comune all’interno di Sacbo?

Saffioti: e chi farebbe certe cose se non ci fosse il Comune forte. Un’altra grande tematica sarebbe quella di tenere aperto il sogno di porta Sud. Bergamo più moderna e non solo più grossa.

Zapperi: ma fino ad oggi è mancata presa di iniziativa su questo fronte. Immagina un piglio nuovo e rinnovato su Porta Sud?

Saffioti: sì. C’è poi il problema dello stadio nuovo, del traffico, la valorizzazione turistica.

Zapperi: si rimprovera l’Amministrazione comunale di non avere un orizzonte. Lo dicono le opposizioni, si accusa quasi Tentorio di essere un amministratore di condominio. Cosa dice?

Saffioti: la sinistra diceva così anche di Albertini a Milano. Credo sia il sindaco meglio ricordato a Milano. Permise agli abitanti del condominio di vivere meglio.

Zapperi: da commercialista Tentorio può essere amministratore di condominio, conceda la battuta…

Saffioti: Caldo, freddo, giardino, aiuole, ascensori che funzionano, buona illuminazione. Non sarebbe poco per il condominio Bergamo.  Ci sono tante cose sul tappeto, anche la risalita di città alta.

Zapperi: certo se si realizzassero le cose che dice il mio cinque e mezzo diventerebbe sufficienza piena.

Saffioti: Volevo osservare comunque che siamo tra i pochi territori in Lombardia dove Comune capoluogo e Provincia non registrano crisi e difficoltà nel rapporto Lega Pdl.

Zapperi: l’approccio alla Sicurezza della Lega e in particolare dell’assessore. Lo condividete o è troppo spinto?

Saffioti: gli obiettivi li condividiamo sicuramente, e condividiamo il concetto di sicurezza percepita. L’assessore si sta impegnando bene…

Zapperi: il coprifuoco in via Quarenghi lei lo condivide o no?

Saffioti: non so dare una risposta…si può provare. In una situazione di problemi e tensioni . Guardi quando ero assessore al Commercio avevo un sindaco (Galizzi, ndr) che era più per il coprifuoco che per altro. Ho fatto battaglie per tenere aperti molti locali. Credo che in via Quarenghi una sperimentazione si possa fare. Non muoviamoci con ideologia e pregiudizi.

Zapperi: chiudiamo tornando al partito. In una battuta quale è lo stato di salute del Pdl?

Saffioti: buono, molto buono. L’assemblea dell’altro giorno c’è stata una dimostrazione di qualità e quantità, negli interventi e in molto altro. Bello, da tempo non avevo una sensazione così…

Zapperi: non vorrei fosse assemblea piena e urne vuote. Ma se è arrivata tanta gente c’è un indice di interesse che è sempre positivo.

Saffioti: saranno i nostri datori di lavoro, i cittadini, a dirci quel che pensano. 

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI