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Berlusconi

“Meglio con le belle ragazze che gay”

"Qualche volta mi capita di guardare in faccia una bella ragazza, ma è meglio essere appassionato di belle ragazze che gay».

Una «tempesta di carta». Dal Salone del ciclo e motociclo alla Fiera di Milano, Silvio Berlusconi minimizza così sul caso Ruby. E lo fa anche con parole che innescano immediatamente la miccia delle polemiche. «Sono fatto così da sempre – spiega -: qualche volta mi capita di guardare in faccia una bella ragazza, ma è meglio essere appassionato di belle ragazze che gay». «Ho un problemino – aveva detto poco prima parlando sempre della marocchina ospite delle feste ad Arcore -, avrei da sistemare una certa Ruby in uno di questi stand….». 
Approfittando del riferimento alla neo-maggiorenne, il premier torna ad attaccare i media («i giornali vi imbrogliano» dice alla platea) e a rassicurare chi lo ascolta sul buono stato di salute del governo e sul fatto che i numeri per arrivare a fine legislatura ci sono. A dispetto «degli attacchi che arrivano da parte di giornali ed editorialisti sul governo che non ha le idee chiare e non otterrebbe risultati, la realtà è che anche in quest’ultimo vertice europeo a Bruxelles abbiamo fatto un mare di gol» afferma il presidente del Consiglio. Di media Berlusconi parla anche nel nuovo libro di Bruno Vespa. «La Rai – secondo il presidente del Consiglio – è ancora saldamente nelle mani dei partiti della sinistra». Quanto a Sky, «è un colosso mondiale e oggi ha tutte le simpatie della sinistra perché è un concorrente di Mediaset».
Non solo Ruby, dunque. A Milano il premier annuncia tra le altre cose che il governo ha intenzione di presentare di nuovo in Parlamento una legge sulle intercettazioni. «Questo tema è nel cuore degli italiani: abbiamo dei sondaggi che lo dicono» spiega Berlusconi, anticipando che la legge si baserà su tre punti: «l’utilizzo di questo strumento dovrà essere limitato al terrorismo internazionale, alle organizzazioni criminali, alla pedofilia e agli omicidi; le intercettazioni non potranno essere prodotte come prove né dalla accusa né dalla difesa; chi pubblicherà il testo di intercettazioni dovrà subire un fermo del suo media da 3 a 30 giorni».
Il Cavaliere spiega che quella alla Fiera di Milano è stata una visita a sorpresa. «Sono riuscito a spostare un impegno internazionale per essere qui» afferma. Dopo un lungo intervento che ha affrontato i nodi della più stringente attualità, dal caso Ruby ai rifiuti che campeggiano ancora nelle strade di Napoli, Berlusconi ha preso la via degli stand per una visita al Salone, con soste, tra gli altri, allo stand della Ducati e della Brembo. Difficile avvicinare il premier, circondato da un imponente cordone di forze dell’ordine. Per Berlusconi non è una novità la visita dell’esposizione mondiale delle due ruote dato che, come è stato ricordato più volte, «è un amico del Salone».

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