"Mani pulite ha permesso di portare alla luce un sistema di corruzione, che aveva regole ben precise.
Oltre che un sistema che spesso incontra la politica "la corruzione nel nostro paese è e resta un problema culturale – dice Colombo strappando applausi -. Qui da noi ognuno è giudice ultimo di sè stesso e degli altri, è questo il problema. Le regole si rispettano quando fa comodo e questo è un modo di agire e pensare collettivo, che si verifica a partire da quando si va dal sindaco per farsi annullare una multa. Cosa che stando alla legge non si potrebbe fare. Così finiamo sempre per pensare alla corruzione come cosa giusta o opportuna".
La corruzione ha dei costi, che il magistrato elenca così: tasse e soldi pubblici che non finiscono in beni pubblici, ma nelle tasche dei corrotti; opere che non si realizzano per dare servizi ma per creare corruzioni e tangenti; aziende che perdono capacità competitiva e professionale perchè non puntano al merito ma ad entrare al meglio nel sistema corrotto.
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