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Dopo le contestazioni

La Fiom diserta l’incontro unitario video

Il segretario dei metalmeccanici Cgil Borella non si presenta a siglare il documento anti-violenza: "Non ci sono le condizioni". "Fatto gravissimo" denuncia Uliano (Fim).

Era in programma per il pomeriggio di giovedì l’incontro tra i segretari di Fim, Fiom e Uil per sottoscrivere il documento di condanna di ogni tipo di violenza. Documento che, redatto la scorsa settimana, non aveva ottenuto la firma di Eugenio Borella della Fiom Cgil che si era preso una settimana per sottoporlo alla categoria. Giovedì, scaduta la settimana, la riunione doveva trovare la quadra per uno scritto comune che avrebbe di fatto sancito l’intesa contro ogni gesto violento dopo le contestazioni avvenute alla sede Cisl di Treviglio e dopo altri momenti di tensione compreso l’imbrattamento della facciata della sede Cisl cittadina. Invece Borella non si è presentato e quindi il documento è stato siglato solo da Fim e Uilm.
"Non c’erano le condizioni, adesso come la settimana scorsa – spiega Eugenio Borella – e i due colleghi dei metalmeccanici lo sapevano bene. Per quanto mi riguarda la discussione è finita, la riprenderemo più avanti se qualcosa cambierà".
Per Ferdinando Uliano della Fim, l’assenza di Borella è "un gesto grave. Gravissimo. Chiunque, a capo di una associazione democratica è tenuto a sottoscrivere la condanna della violenza. Temo che all’interno della Fiom di Bergamo ci siano resistenze e questo davvero è preoccupante".
 

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