"Quando siamo partiti per Roma, per la manifestazione della Fiom, sabato mattina prestissimo, le scritte sui muri della sede Cisl non c’erano, al ritorno, domenica notte dopo le tre invece le abbiamo viste: le hanno fatte mentre il popolo della Fiom-Cgil di Bergamo era nella capitale". Luigi Bresciani, il segretario della Cgil provinciale orobica, ha appena telefonato al collega della Cisl Piccinini quando lo sentiamo: "Gli ho espresso la nostra solidarietà e gli ho ribadito che la risposta migliore a questo gesto è andare avanti col nostro lavoro".
Certo, il clima che si sta creando non è dei migliori, di qua e di là ci sono slogan e frasi che rischiano di alzare la tensione ("Non a tutti piace sentire il leader Cisl Bonanni gridare dieci-cento-mille Pomigliano"): il punto è che vanno evitate le provocazioni e la risposta migliore è proseguire nel confronto, anche dialettico, anche consapevoli che ci sono posizioni diverse, ma sempre moderando i toni, mai arrivare agli insulti".
Luigi Bresciani chiede anche maggiore attenzione da parte delle forze dell’ordine: "Segnalazioni di allerta ce ne sono, anche per la nostra sede: ci tutelino".
IL CASO
"Servi", uova e scritte contro la sede Cisl di Bergamo
PICCININI, CISL
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