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Prefettura

Protesta dei sordi: non siamo cittadini di serie B

Presidio dell’ente nazionale sordi di Bergamo davanti alla prefettura per chiedere il riconoscimento della lingua dei segni.

“Non siamo cittadini di serie B. Vogliamo che lo stato riconosca la lingua dei segni”. Presidio dell’ente nazionale sordi di Bergamo davanti alla prefettura per chiedere il riconoscimento della lingua dei segni. “Siamo stanchi di aspettare – spiega Stefano Zanoletti, presidente provinciale dell’ente -. La legge è ferma da più di un anno in commissione Bilancio per non si sa bene quale motivo. La lingua dei segni non è utilizzata solo dai sordi, ma da tante categorie. Si è evoluta, ha struttura grammaticale. Deve essere riconosciuta perché è un diritto alla libertà di espressione e opinione. Noi andremo avanti con la mobilitazione fino a quando il Governo non ci darà una risposta concreta, siamo stanchi delle promesse”. L’ente accompagna la protesta con un documento nel quale si ribadisce che “la stragrande maggioranza dei sordi italiani sceglie, ogni giorno, di utilizzare la Lis e, attraverso di essa, trae giovamento nella comunicazione e nel miglioramento della qualità di vita”. E considerato che i sordi italiani attendono dal 13 gennaio 2010 “attendono che la V Commissione Bilancio del Senato dia il nulla osta al testo unificato del disegno di legge per il riconoscimento”, l’ente richiederà con la sua protesta di dare finalmente il via libera al provvedimento, che sarebbe congelato in Senato a causa di fraintendimenti.

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