L’operazione «Box», diretta dalla direzione distrettuale antimafia, si chiude con l’arresto di due fratelli, Patrizio e Massimiliano Locatelli (rispettivamente prima e seconda foto), bergamaschi, noti titolari di un’importante azienda di pavimentazione con sede a Ponte San Pietro. Il Gruppo operativo antidroga del comando provinciale di Napoli ha così scritto l’epilogo di un’operazione cominciata nell’autunno del 2005 con l’identificazione di Pasquale Claudio Locatelli, padre dei due e noto trafficante di droga, arrestato in Spagna nel mese di maggio del 2010 e ancora detenuto.
Intercettazioni telefoniche hanno fatto emergere il coinvolgimento dei figli di Locatelli nelle attività illecite del padre. Uno, arrestato a Treviolo, doveva consegnare, su commissione proprio del genitore, ingenti somme di denaro a un corriere della droga di origine spagnola.
Il secondo, arrestato ad Almenno di San Bartolomeo, invece era addetto a ricevere i guadagni delle attività criminali dallo stesso spagnolo.
L’operazione «Box» ha smascherato un sodalizio criminale, collegato ai Mazzarella e con solide basi logistiche in Spagna, in particolare nella «Costa del Sol». Locatelli padre, noto negli ambienti del narcotraffico come «Mario di Madrid», era latitante in Spagna per essersi sottratto all’esecuzione di una sentenza di condanna definitiva inflittagli per il coinvolgimento nel mercato illecito campano. L’uomo era al vertice di un’associazione internazionale composta anche da soggetti di origine sudamericana e balcanica. Nel corso dell’operazione, Locatelli era inoltre stato arrestato due volte ma scarcerato dai giudici spagnoli per vizi di forma.
Più informazioni
commenta