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Il caso

Fusione tra Sea e Sacbo? Tentorio: siamo molto freddi

Il presidente della società milanese in un'intervista dà per quasi fatta l'operazione, ma a Bergamo non trova consensi.

"La fusione di Malpensa e Linate con Orio al Serio è in fase molto avanzata. Poi punteremo su Brescia e Verona, specializzando ogni singolo scalo secondo le sue vocazioni e ottenendo importanti sinergie. E’ una operazione in linea con il piano di riorganizzazione degli aeroporti italiani". Così parlo, sull’inserto Affari & Finanza di Repubblica il presidente di Sea Giuseppe Bonomi. Una dichiarazione perentoria, che non sembra lasciare spazio a molti dubbi. E che, come tale, a Bergamo ha subito suscitato un certo interesse. Il gruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale si è subito attivato con una interrogazione per sapere dal sindaco qual è la sua posizione, se c’è del vero e fino a che punto l’operazione è fattibile. Ma è bastato bussare, metaforicamente parlando, alla porta del sindaco per ridurre l’uscita di Bonomi ad una "fuga in avanti" che rischia di far fare una figura barbina a chi se ne è reso protagonista. Franco Tentorio non si tira indietro: "L’ipotesi di fusione ci è già stata prospettata dallo stesso Bonomi prima delle ferie. Tutti i soci bergamaschi di Sacbo hanno fatto chiaramente capire di non condividere il progetto. Per quanto riguarda il Comune di Bergamo confermo che giudico l’ipotesi fusione con molta freddezza". Il primo cittadino si spinge anche più in là, con una dichiarazione che sembra un de profundis per i desideri di Sea. "Non abbiamo intenzione di fare un’altra A2A".  

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