• Abbonati
Treviglio

Siliprandi: “Bugie e mezze verità del sindaco Borghi”

La consigliera Patrizia Siliprandi smentisce il sindaco sulla variazione del Prg per l'ex cava Vailata: "Presentato nel 2007 un ordine del giorno in tal senso bocciato dalla maggioranza".

La consigliera trevigliese Patrizia Siliprandi (Lega) smentisce il sindaco Ariella Borghi sulla variazione del Piano regolatore nella zone dell’ex cava Vailata: "Noi abbiamo presentato nel 2007 un ordine del giorno in tal senso bocciato dalla maggioranza di centrosinistra"

C’è un’etica anche in politica, neppure in campagna elettorale dovrebbe essere consentito tentare di raccontare falsità ai cittadini arrampicandosi sugli specchi e negando persino l’evidenza dei fatti.
Come può la sindaca Borghi asserire che la proposta di variazione del Piano regolatore avanzata da me e dalla Lega tre anni fa non esiste?
E’ un ordine del giorno regolarmente protocollato e dibattuto nel consiglio comunale del 25 ottobre 2007 e ancora consultabile su sito del Comune nel link “Verbali di Consiglio comunale”. L’Odg in questione è al punto n.6, pag. 25 ed è titolato: ORDINE DEL GIORNO CONSIGLIERA SILIPRANDI IN MATERIA DI DOCUMENTO PRELIMINARE PER IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO –
Un ordine del giorno che, se approvato, avrebbe messo la pietra tombale sull’ipotesi di discarica nella ex cava della Vailata. Invece, la maggioranza di centro sinistra compatta, sindaca in testa, ha votato contro, bocciandola.
E anche sul Pgt, la sindaca racconta mezze verità – quelle che le fanno comodo ovviamente – come asserire che nel Piano l’area della cava è destinata ad attrezzature sportive. Ma come è possibile se il Pgt è ancora a livello propositivo, ben lungi dall’essere approvato?
Troppo facile poi creare l’equivoco che negli uffici dell’urbanistica del Comune non c’è traccia di varianti, è ovvio che sia così visto che la proposta non è stata approvata!
Qui, l’unica che scarica ad arte le responsabilità è la sindaca Borghi e lo fa raccontando il falso: sostenendo di non essere a conoscenza di nessuna proposta di variazione di destinazione d’uso dell’area e cercando di spostare l’attenzione sulla Provincia il cui parere politico non ha alcun valore pratico. La sindaca sa bene che l’unico che può cambiare la futura destinazione di quell’area è il Comune di Treviglio attraverso il Piano di governo del territorio e solo in seguito la Provincia sarà chiamata ad esprimere un parere di compatibilità col Piano territoriale di coordinamento provinciale.
Se la sindaca e la sua maggioranza avessero approvato la variante proposta dalla Lega tre anni fa, ora il problema discarica non si porrebbe neppure.
Infine è il Comune di Treviglio che è il socio di riferimento di Sabb non altri e non è affatto vero che i sindaci leghisti vogliono l’amianto, basti pensare – uno su tutti- alla battaglia contro la discarica intrapresa dal sindaco leghista di Calvenzano.
Quello che invece la Borghi non chiarisce è la sua posizione in Sabb visto che non concede i verbali delle sedute del Consiglio di amministrazione in cui lei siede come prima azionista.
Noi della Lega li abbiamo richiesti più volte e non ottenendoli abbiamo fatto ricorso al Prefetto il quale ha ingiunto al sindaco di renderli pubblici. Ad oggi però la Borghi si ostina a non consegnare i documenti richiesti se non con delle parti cancellate.
Che sia lei ad avere qualcosa da nascondere ai cittadini?

Patrizia Siliprandi

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI