Comuni di centrodestra in crisi, i Comuni di centrosinistra addirittura cadono. E’ successo ad Ardesio, dove stamattina i consiglieri della Lega Nord hanno presentato le dimissioni così come cinque esponenti del gruppo “Per Ardesio”, fino a ieri parte della 
maggioranza. Troppi i contrasti con il sindaco Giorgio Fornoni, deciso ad andare avanti per la sua strada nonostante i continui litigi con gli esponenti della sua stessa coalizione.
Alle 8.30 sono state protocollate le dimissioni. Con solo sette consiglieri rimasti, il Consiglio è sciolto e verrà commissariato in attesa delle prossime elezioni. Si conclude così l’avventura di Fornoni, inviato di Report, alla guida del Comune dove risiede. Già nelle scorse settimane gli esponenti del gruppo “Per Ardesio” avevano avvisato il primo cittadino che così non sarebbe andata avanti. Un avvertimento di fronte al quale Fornoni ha deciso di soprassedere, continuando con le sue idee senza tornare sui suoi passi. Per esempio sulla commissione edilizia, smantellata e ricostruita con figure tecniche. Il cambio della guardia non è piaciuto ai suoi alleati, in rotta con il sindaco da più di un anno. Non sono serviti nemmeno i richiami all’ordine della segreteria provinciale di Partito democratico e Udc: i cinque di “Per Ardesio” hanno deciso comunque di far cadere il Consiglio.
Ecco la dichiarazione di Matteo Rossi, consigliere provinciale del Partito democratico: "La fine dell’esperienza dell’Amministrazione Fornoni è una brutta brutta pagina per la politica bergamasca.
La nostra posizione è chiara. Se il Pd è nato per cambiare in meglio la politica, non possiamo che sostenere Fornoni e il suo stile. Chi invece tradisce la volontà popolare si pone fuori dalla nostra esperienza. Spero davvero che il Sindaco scelga di ricandidarsi e che sappia vincere senza più vecchi condizionamenti. Noi lavoreremo per questo".
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