• Abbonati
Urgnano

Saffioti: “Scelta miope, un vero controsenso”

«È una straordinaria opportunità persa per miopia – commenta amareggiato Carlo Saffioti, Coordinatore Provinciale de Il Popolo della Libertà e Consigliere Regionale a proposito del voto del Consiglio Comunale di Urgnano.

«È una straordinaria opportunità persa per miopia – commenta amareggiato Carlo Saffioti, Coordinatore Provinciale de Il Popolo della Libertà e Consigliere Regionale a proposito del voto del Consiglio Comunale di Urgnano, che ha detto no al polo logistico di Lombardini – Sono state gettate al vento moltissime opportunità di occupazione. Senza contare tutte le risorse che ora “emigreranno” altrove, probabilmente fuori dal territorio bergamasco». A partire da tutte quelle che si sarebbero rese disponibili per gli interventi necessari sul territorio: «Con la penuria di risorse che hanno gli enti locali è davvero un controsenso. Senza contare l’indotto di attività economiche e commerciali che si sarebbe generato». Grave la posizione dei due consiglieri del PDL che hanno votato contro la proposta: «Scelta miope e poco responsabile».
Forti perplessità anche nei confronti degli alleati leghisti: «A livello regionale il Carroccio insiste perché vengano penalizzati gli imprenditori che delocalizzano, a Urgnano li fa scappare. Alla miopia si unisce lo strabismo».

«È una decisione che lascia interdetti»: non usa mezzi termini Gregorio Fontana, deputato bergamasco de Il Popolo della Libertà, a proposito della decisione del Consiglio Comunale di Urgnano di non accettare la proposta del polo logistico di Lombardini. «In questi mesi, a Bergamo come a Roma, non abbiamo fatto altro che difendere l’occupazione e le possibilità di sviluppo del nostro territorio – dichiara Fontana – Rifiutare l’offerta da un imprenditore bergamasco doc che desidera investire nella suo provincia è ancor più incomprensibile e paradossale in tempi di crisi aziendali e delocalizzazione».

Insomma, un’occasione mancata per lo sviluppo del nostro territorio: «A regime l’insediamento avrebbe potuto garantire circa 80 posti di lavoro, senza contare l’indotto. Chi ha compiuto una scelta del genere se ne assumerà la piena responsabilità», conclude Fontana.
 

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI