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Bergamo

Processo penale: convegno sui “tempi irragionevoli”

Tre giorni di approfondimento con docenti "stanchi di assistere a scontri nel mondo politico che fanno naufragare qualsiasi riforma della giustizia penale".

"Siamo stanchi di stare alla finestra ad assistere a scontri e lacerazioni nel mondo politico che sistematicamente fanno naufragare qualsiasi progetto di riforma della giustizia penale". E’ questo lo stato d’animo dei professori delle università italiane che si riuniscono da oggi, venerdì 24 settembre a domenica 26 a Bergamo nella sede universitaria di via dei Caniana per discutere sui tempi irragionevoli del processo penale. L’obiettivo è ben chiaro: mettere da parte lamentazioni e proclami per stilare l’elenco delle cose da fare al fine di ridare fluidità ed efficienza alla macchina processuale.
Il convegno, organizzato dall’Università di Bergamo e dall’Associazione tra gli studiosi del processo penale "Giandomenico Pisapia" (Aspp) sarà aperto oggi alle 15 dai saluti del rettore Stefano Paleari, del sindaco Franco Tentorio, del presidente della Provincia Ettore Pirovano, del presidente dell’Anm Vittorio Masìa, dal presidente dell’Ordine degli avvocati Ermanno Baldassarre, dal presidente della camera penale Mauro Moretti, dal presidente della facoltà di giurisprudenza Barbara Pezzini.
La relazione introduttiva sarà svolta dal presidente dell’Aspp Ennio Amodio. Quindi interverranno Mario Chiavario dell’Università di Torino, Claudio Casari dell’università di Macerata, Enrico Mazaduri, università di Pisa e Giulio Ubertis, università di Milano Bicocca.
Sabato la seconda 
sezione dalle 9 presieduta da Giuseppe Riccio dell’Università di Napoli, quindi le relazioni di: Angelo Pennisi (università di Catania), Mariano Menna (Napoli), Agostino de Caro (Campobasso); quindi nel pomeriggio gli interventi e la sera l’assemblea dell’Aspp. Domenica infine la terza sezione presieduta da Gustavo Pansini dell’università di Roma: Vincenzo Garofoli (Bari), Renzo Orlandi (Bologna), Luca Marafioti (Roma Tre). La relazione di sintesi spetterà ad Angelo Giarda dell’università Cattolica di Milano.

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