Giuseppe Lucchini scommette su Lovere, sulla Lucchini Rs e sulle ferrovie e non sembra intenzionato a ritornare in possesso della Lucchini siderurgica ceduta al gruppo russo 
Severstal. Lo ha annunciato lo stesso imprenditore bresciano a Berlino durante la fiera dei trasporti su rotaia Innotrans spiegando come, di fronte alle difficoltà del settore siderurgico, le attività ferroviarie stiano registrando delle buone tenute (60% dei ricavi). L’obiettivo dell’investimento è “spingere sulla crescita per linee interne perché è più efficiente e organica”. La Lucchini Rs guarda al futuro con grande ottimismo: la crescita sarà finanziata dai 110 milioni di euro ricavati dalla cessione della quota e per il momento non è previsto nessuno sbarco in Borsa. Ora l’attenzione è volta alle strategie per attuare il processo di internazionalizzazione previsto dall’azienda. Lucchini guarda all’India con fiducia, annunciando la costituzione di una joint venture che sarà operativa nella produzione nell’arco di un anno. Anche gli Stati Uniti sono tenuti sotto controllo: il presidente segue gli investimenti della Casa Bianca nelle infrastrutture con interesse in quanto “aziende che potrebbero concorrere nell’asta per l’alta velocità e vincerla”.
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