E’ ancora la vicenda Cromo in pianura a tenere banco. Le ultime analisi effettuate dall’Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente del terreno sottostante alla Cromoplastica di Verdellino indicano valori elevatissimi: 15mila microgrammi di inquinante per litro d’acqua contro i soli 700 ipotizzati.
Una scoperta che ha messo parzialmente in allarme (la falda acquifera mantiene al contrario costante la concentrazione intorno ai 500 microgrammi ogni litro) i sindaci dei paesi della zona coinvolti (Arcene, Ciserano, Verdellino, Treviglio, Castel Rozzone) che si sono incontrati venerdì nella sede della Regione a Milano con i rappresentanti dell’azienda di Verdellino e funzionari della Provincia di Bergamo. Il primo obiettivo, l’individuazione della fonte dell’inquinamento (anche se non si è ancora capito la causa che ha provocato la dispersione), è stato completato ora è necessaria la realizzazione di una barriera idraulica per evitare che il cromo continui a contaminare la terra; solamente dopo si interverrà alla bonifica dell’area più mirati.
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