• Abbonati
L'opposizione

Ponteranica, il vicesindaco non si sente italiano: e come fa?

L'ex sindaco Pagano chiede a Santo Minetti di risolvere la contraddizione in cui è caduto dichiarando di non sentirsi italiano ma presenziando alle celebrazioni civili e religiose con la fascia tricolore.

Alessandro Pagano, ex sindaco di Ponteranica, oggi esponente dell’opposizione "Orizzonti Nuovi", chiede al vicesindaco Santo Minetti come intenda risolvere la contraddizione in cui è caduto dichiarando di non sentirsi italiano ma presenziando alle celebrazioni civili e religiose sempre con a tracolla la fascia tricolore, munita dello stemma della Repubblica Italiana, simbolo dell’unità della nazione.

Gentile direttore,
in qualità di rappresentante del gruppo consiliare "Per Ponteranica Orizzonti Nuovi", ritengo doveroso intervenire sulla vicenda che ha caratterizzato la seduta del Consiglio Comunale del 31 Agosto u.s., dove il vice sindaco di Ponteranica, sig. Santo Minetti ( che nell’occasione presiedeva l’assemblea), intervenendo sulla proposta del consigliere Oriani volta a sollecitare al Parlamento l’approvazione della legge sull’affissione dell’ "Inno di Mameli" nelle scuole, ha dichiarato e più volte ribadito di non sentirsi italiano.
Le assicuro che il sig. Minetti ha espresso nei predetti termini e molto chiaramente il suo pensiero così che le successive smentite e precisazioni appaiono sorprendenti e puerili.
Voglio preliminarmente precisare che il mio gruppo si è astenuto sulla proposta di delibera non per partito preso, come sostiene Oriani, ma semplicemente perchè la mancata conoscenza del testo di legge che si intendeva sollecitare (ed il cui articolato non risultava allegato alla proposta di delibera) non ci consentiva di esprimere sullo stesso un giudizio compiuto. Quindi nessun ostracismo preconcetto nei confronti delle iniziative del P.d.L., tanto è vero che, nel corso della stessa seduta, abbiamo approvato un altro ordine del giorno presentato da Oriani volto ad istituire un test anti droga per sindaco, assessori, consiglieri ed insegnanti.
Venendo ora al punto, ritengo che vada riconosciuto al sig. Minetti il diritto di manifestare i suoi sentimenti anti italiani.
Deve però spiegarci come intende risolvere la contraddizione in cui è caduto dichiarando di non sentirsi italiano ma presenziando alle celebrazioni civili e religiose sempre con a tracolla la fascia tricolore, munita dello stemma della Repubblica Italiana, simbolo dell’unità della nazione.
Attendiamo fiduciosi una risposta, possibilmente seria, perchè qui c’è di mezzo non tanto la coerenza e la credibilità del personaggio (che poco interessa) ma la permanente offesa che tali comportamenti , di stampo leghista, arrecano sistematicamente alle istituzioni repubblicane e che francamente non possono più essere tollerati come semplici innocue manifestazioni folcloristiche.
La ringrazio per l’ospitalità
Alessandro Pagano

 

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Generico
Il caso
Ponteranica, no all’inno di Mameli Il vicesindaco: “Io non mi sento italiano”
Generico
La replica
Ponteranica, il vicesindaco smentisce Ma il documento parla chiaro
Generico
Ponteranica
Il testo della relazione del vicesindaco
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI