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L'intervento

Le contraddizioni della Lega vengono al pettine

Il segretatrio del Movimento consumatori commenta gli ultimi avvenimenti che hanno visto protagonisti i lumbard: "Alla Lega di lotta e di governo nessuno crede più".

Un  lettore di Bergamonews, segretatrio del Movimento consumatori, legge gli ultimi avvenimenti orobici e non che hanno visto protagonisti i lumbard come l’esplosione delle contraddizioni del Carroccio: "Alla Lega di lotta e di governo nessuno crede più"

Caro Direttore,
oltre un anno fa avevo scritto a Bergamonews dopo aver partecipato, da inviato di radiopop, al raduno leghista di Pontida. In quell’occasione mi aveva colpito la grande presenza della gente, il popolo, come si usa dire.
Il popolo leghista era presente in massa, ed era entusiasta dei suoi dirigenti. E’ trascorso un anno e quei dirigenti stanno dimostrando, a mio avviso, di essere incapaci di matenere le promesse fatte al proprio elettorato, e quindi incarnano la contraddizione fondamentale della Lega.
Sono al governo da anni con Berlusconi (il mafioso di Arcore per dirla come Bossi) e non sono in grado di contribuire minimamente non solo allo sviluppo del paese, ma nemmeno a migliorare minimamente le condizioni di vita delle persone, anche dei loro elettori, che sono operai, artigiani, professionisti ecc. I dirigenti leghisti sembrano impegnati a mantenere il potere, lo scranno, la cadrega, la scagna su cui sono saldamente seduti.
Mi sembra che siano per lo più occupati a trattare con Berlusconi,a spartire il poco potere che lui concede ai suoi sudditi. Ogni tanto lo ricattano, visto che sono i garanti dell’esistenza in vita di questo governo.
Non parlano mai di economia, di occupazione, di quanto gli italiani, e anche i loro padani, facciano fatica ad arrivare alla fine del mese.
Anche sui temi cari alla Lega, l’islam ad esempio, ingoiano silenziosamente rospi giganteschi, senza battere ciglio. Gheddafi dice che l’Europa deve diventare islamica e loro zitti. Ma come, Calderoli dove sei? Dove hai messo la tua maglietta antislamica?
I dirigenti leghisti ribattono che si tratta di strategia, che serve solo per ottenere il federalismo. Ma loro stessi raccontano e si raccontano bugie: il federalismo non lo porteranno a casa, almeno nella forma da loro desiderata.
Anche a livello locale la Contraddizione emerge lampante. Il presidente della Provincia di Bergamo si dimostra incapace di amministrare; non va oltre le solite sparate propagandistiche, buone al massimo a conquistare quache riga sui giornali, come lo stendardo in dialetto, gli insulti ai poveri. Ma cosa diavolo ha concretamente fatto per affrontare l’emergenza occupazionale dell’ultimo anno, con decine di aziende che chiudono e migliaia di lavoratori senza lavoro?
Pirovano è adagiato su due poltrone, in via Tasso e a Roma. In Parlamento quante iniziative politiche ha portato avanti? Quante interrogazioni, quanti interventi in aula o in commissione? Risponda, pubblicamente, non a me ma ai suoi elettori Sono questi i dirigenti leghisti che dovrebbero rappresentare e tutelare il loro elettorato?
La vicenda recente dell’assalto ultrà alla festa leghista e al ministro Maroni ci racconta, per concludere, della fine del furbesco idilio fra l’assessore Belotti e la sua base elettorale. Certo, gli ultrà l’hanno fatta grossa, assaltare il palco del ministro degli interni, un leghista, un dirigente a cui perfino Belotti deve rispondere. Anche in questo caso è esplosa la Contraddizione: la lega e Belotti non possono stare sia con gli ultrà che con il ministro degli interni.
Insomma che la Lega sia un partito di governo e di lotta è una grande bugia a cui nessuno crede più.
Enea Guarinoni

 

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