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Nel 2010 boom delle sagre paesane

Secondo un'indagine dell'Adoc rispetto allo scorso anno è difatti cresciuto in media del 28% il numero dei visitatori.

Boom ad agosto delle sagre paesane incentrate sulle specialità gastronomiche. Secondo un’indagine dell’Adoc, infatti, rispetto allo scorso anno è difatti cresciuto in media del 28% il numero dei visitatori, sia italiani che stranieri, grazie anche all’accessibilità economica del menu. «L’estate 2010 -dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc- ha registrato un vero e proprio boom delle sagre di paese, i visitatori, sia italiani che turisti, sono aumentati in media del 28% grazie a due fattori chiave». Secondo Pileri, uno dei fattori di crescita delle sagre e dei partecipanti è dovuto alla «possibilità di degustare specialità gastronomiche locali Made in Italy e la convenienza dei prezzi, dato che un menu completo costa in media 10 euro a persona». Dall’indagine dell’Associazione, inoltre, emerge che solo ad agosto si sono svolte circa 600 sagre, tra le Regioni che segnano il maggiore incremento di visite troviamo il Lazio (+36% di presenze), la Toscana (+34%), il Piemonte (+33%) e la Puglia (+31%). Anche pub e pizzerie vivono un ottimo momento, i locali spesso sono pieni e la spesa a persona difficilmente arriva a superare i 15 euro. Calo drastico, al contrario, per la ristorazione classica. Nei luoghi di villeggiatura la clientela ad agosto, aggiunge l’Associazione per la Difesa e Orientamento Consumatori, è diminuita del 25%, nelle città d’arte del 12%. Ma, nonostante i vistosi cali, i prezzi sul menu registrano un aumento medio dell’8% su base annua. Basti pensare che per il solo pranzo di ferragosto un menu di carne è costato il 6% in più del 2009, uno di pesce il 4% in più. La gente vuole divertirsi e mangiare bene ma non ha soldi per stare dietro ai rincari dei ristoranti. «In calo -sottolinea Pileri- anche la clientela dei fast-food, con un ribasso delle presenze intorno al 5%, tanto che molti locali stanno chiudendo, mentre crescono della stessa percentuale i clienti degli autogrill, sia autostradali che quelli situati nelle strade statali».

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