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In vespa

Mogol come Garibaldi, lascia segni ovunque

Marco Giovannelli è arrivato in Abruzzo a Silvi Marina. Proprio dai ricordi di Silvi sarebbe nata “La canzone del sole”

Lasciata alle spalle anche la Puglia, Marco Giovannelli continua nel viaggio. I tre giorni pugliesi, in effetti, si fanno ancora sentire. "Novecento e passa chilometri. Tante di quelle emozioni… La Puglia è bellissima, interessante, affascinante. Emozioni politiche, professionali, ma soprattutto personali, là dove sapevo sarebbero arrivate, ma non con questa intensità. Ha scatenato nostalgia, malinconia, ricordi fortissimi. Il più tenero, la mia primogenita Sara che a Calenella aveva due anni e guardando un pezzo di scogliera mi prendeva per mano e mi voleva portare alla “muntagna”. Un incanto… e il tempo scorre e va".

Ma il tempo stringe e il viaggio prosegue. A Silvi Marina, cittadina abruzzese che nell’aprile del 2009 ha accolto anche alcuni dei terremotati dell’Aquila negli alberghi sul mare, "incontriamo" Mogol. "L’abbiamo strimpellata e cantata tutti – scrive il direttore – . Almeno quelli della generazione post- sessantottina. "L’innocenza sulle gote tue" aveva lo sfondo della sabbia bianca di Silvi Marina. Mogol, quello di Battisti-Mogol, ha passato tantissime estati nella cittadina di Made abruzzese. E proprio dai ricordi di Silvi sarebbe nata "La canzone del sole". Il celebre compositore, ormai un po’ come Garibaldi, lascia segni dappertutto e confessò questa novità che riguardava anche Battisti, in una conferenza a Teramo tre anni fa. Il comune di Silvi, che già aveva ispirato "La fila degli oleandri" cantata a Sanremo da Gianni Bella, ha preso la palla al balzo e da tre anni organizza un premio per giovani cantautori".

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