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La curiosità

Franca, bergamasca, ritrattista di George Clooney fotogallery

Franca Silva, bergamasca, ?? diventata la ritrattista di Clooney. Ha dipinto il divo americano in tantissime versioni.

Tratto da Oggi

«Mio figlio», racconta divertita la bergamasca Franca Silva, «suggeriva di andare in motoscafo sotto Villa Oleandra e di sbandierare i quadri chiamando “George! George!”. O di esporli per le strade di Laglio, con sotto dei cartelli “Cercasi Clooney”». Per riuscire ad avvicinare il divo più brizzolato e gossippato di Hollywood, Franca era aperta a ogni ipotesi. Alla fine ce l’ha fatta, ha compiuto l’impresa che molte donne si accontentano di sognare. Ma ora ha un dubbio: «Chissà che fine ha fatto il mio George con turbante…». Cosa c’entra il turbante? Per capirlo, bisogna fare un passo indietro.
Se questa garbata signora di 67 anni ha preso in considerazione vernissage di strada e gite in motoscafo pur di parlare con George Clooney, non è per sconfinata devozione. C’è di mezzo l’arte. La Silva fa ritratti da più di vent’anni: il suo talento è apprezzato e di persone famose ne ha conosciute e dipinte, da Ottavia Piccolo a Carla Fracci. A modo suo, però: e cioè, inserendole in quadri già famosi. Così, per esempio, Giorgio Forattini ed Eugenio Scalfari si sono ritrovati uno accanto all’altro in abiti stile hamish nell’American Gothic di Grant Wood, del 1930. Sorridenti, anche se i modelli originali sono musoni, perché lo spirito di questi ritratti è anche un po’ giocoso.

COLPO DI FULMINE
Un giorno di tre anni fa, Franca prova a ritrarre in un’opera pop anche quel George Clooney che vede su tutte le riviste. Per passatempo. Ma scatta qualcosa: «Il quadro mi è venuto come magicamente», racconta oggi l’artista. «Mi meravigliavo di quanto facilmente prendesse forma tra le mie mani». Quando Gherardo Frassa, art director e ideatore di mostre, vede il risultato di questo colpo di fulmine pittore-soggetto, ha un’idea: fare di George il protagonista di una storia del ritratto dal Rinascimento a oggi, intitolata Un uomo per tutte le stagioni dell’arte. Franca è entusiasta, si mette subito all’opera: «Non sono mai stata una persona ambiziosa», spiega. «Ma Clooney mi ispirava, sentivo che avremmo potuto fare qualcosa di veramente unico». In attesa di riuscire ad avere la benedizione del George in carne e ossa, la donna inizia a produrre George su tela a tutto spiano. Trasformando la sua casa di Bergamo in una specie di labirinto di specchi che riflettono il divo. In corridoio troneggia il George del colpo di fulmine, in dolcevita nero su sfondo rosso. Dietro il tavolo da pranzo c’è un Clooney accademico cinquecentesco completo di tonaca e copricapo: è insieme con l’amico del cuore Brad Pitt, mascellone quanto il vero protagonista del Doppio ritratto di amici del Pontorno.

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