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La curiosità

Atalanta, viaggio nell’hotel del ritiro tra lusso e dieta controllata fotogallery

La Val Seriana ha accolto con entusiasmo il ritiro dell???Atalanta. A partire dall???hotel Milano di Bratto. Il direttore Iannotta racconta alcuni retroscena della spedizione nerazzurra.

Bratto e Rovetta da ormai due settimane hanno riaccolto nel modo migliore, a due anni di distanza dall’ultima apparizione, il ritiro estivo dell’Atalanta.
A partire dall’hotel Milano, il quartier generale scelto nuovamente dallo staff nerazzurro per questo ritorno in Val Seriana, che ha messo a disposizione una trentina di stanze, in pratica un’intera palazzina delle sue tre, oltre ad una taverna con sala da pranzo riservata, un bar, la piscina e il centro benessere con docce verticali, orizzontali e trasversali di difficile interpretazione. Idratati, massaggiati e coccolati, i nerazzurri si rilassano tra queste mura di pietra antica prima e dopo le pesanti sedute della faticosa preparazione di Colantuono. Alloggeranno qui fino al 31 luglio, per poi tornare a Bergamo e iniziare a pensare sempre più concretamente al prossimo campionato cadetto, con in testa l’ormai celebre diktat imposto dal presidente Percassi: “An gà dè turnà so sòbet!”. Si augurano in molti tra Bratto e Rovetta che la squadra nerazzurra ce la possa fare, e tra di loro c’è anche Fabio Iannotta, il direttore dell’hotel Milano: “Non ero un grande appassionato di calcio – racconta Iannotta – ma da quando abbiamo l’Atalanta con noi ho iniziato ad interessarmi di più a questo sport e ai colori nerazzurri. Ci auguriamo di portare fortuna alla squadra per la prossima stagione”. L’Atalanta paga circa centocinquanta euro al giorno per ognuna delle sue camere di questa vacanza lavorativa sui monti seriani: “Abbiamo venticinque stanze prenotate dall’undici al trentuno luglio –continua il direttore dell’hotel- per quaranta persone tra giocatori e staff. Lo abbiamo saputo solo a fine maggio che sarebbero venuti qua, ma fortunatamente siamo riusciti a trovare lo spazio necessario. Per i giocatori, che sono in camera in coppia, abbiamo riservato un’intera palazzina dell’hotel che si trova di fronte all’ingresso, mentre per lo staff un’altra parte di quella qui a fianco. Nelle camere ci è stato richiesto che ci fossero obbligatoriamente i canali di Sky e la connessione internet. Poi, per garantire la tranquillità necessaria, abbiamo dedicato alla squadra una sala da pranzo nel piano interrato. Infine la piscina, che rimane a loro disposizione quando ne hanno bisogno”. Particolare importante l’alimentazione, l’unica cosa dove i giocatori atalantini non possono godersi in pieno le qualità di questo lussuoso hotel: “Devono seguire una dieta ferrea –spiega Iannotta- che in pratica sarebbe quella di uno sportivo. E’ fatta di carboidrati e proteine, bilanciati al punto giusto, senza la minima percentuale di grassi. Banditi del tutto anche gli alcolici. I nostri cuochi stanno seguendo alla perfezione le direttive che ci sono state dettate dallo staff atalantino. I giocatori sono molto diligenti nel rispettare le regole alimentari. Sono anche molto disponibili con i tifosi, visto che molte volte si attardano anche di un quarto d’ora prima di venire a tavola per firmare autografi e scattare foto con i loro sostenitori che li aspettano qua fuori”.

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