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Botta e risposta

Bergamo e Lega chiedono l’emergenza nubifragio ma la Regione nicchia

La Lega al Pirellone e anche la Provincia di Bergamo chiedono lo stato d'emergenza, ma l'assessore La Russa prende tempo e dichiara: al momento non ci sarebbero le condizioni.

"Stiamo valutando i danni, prima di dichiarare stato di emergenza servono ulteriori approfondimenti". Così ha risposto l’assessore alla Protezione civile della Regione Lombardia, Romano La Russa, a Stefano Galli, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, che in una missiva al presidente Formigoni suggeriva di chiedere lo stato di emergenza per i danni causatid al nubifragio di venerdì scorso, 23 luglio. 
"La valutazione dei danni causati dal maltempo che si è abbattuto nei giorni scorsi su diverse province della Lombardia – ha detto La Russa – è in corso e sarà ultimata entro poche ore". L’assessore regionale ha quindi concluso: "Voglio ricordare agli amici della Lega che per far sì che venga accordato lo stato di emergenza è necessario che gli eventi accaduti abbiano carattere eccezionale. E, stando ai primi dati in nostro possesso, al momento non ci sarebbero le condizioni per dichiararlo".
Oltre alla Lega in Regione anche la Provincia di Bergamo ha sollecitato lo stato d’emergenza dopo aver effettuato una ricognizione dei danni subiti in terra orobica in seguito alla grandinata e al vento. L’assessore provinciale alla Protezione Civile Fausto Carrara ha illustrato la situazione nel corso della Giunta: i danni maggiori si sono avuti nella fascia di pianura compresa nei Comuni tra Azzano San Paolo, Castelli Calepio, Comun Nuovo, Grassobbio, Levate, Mornico al Serio, Urgnano e Zanica, ma anche altri territori sono stati colpiti dalla calamità. Per una stima di danni di 1 milione e 800 mila euro.
 

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