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I sindacati

Ex Legler: “E’ ora di sapere cosa sta succedendo”

Il 19 luglio ?? scaduto il termine per presentare le offerte di acquisto e l'11 agosto finisce il periodo di cassa: "Occorrer?? garantire reddito".

I sindacati considerano “più che maturi” i tempi perché si comunichi cosa sta accadendo e quali prospettive si stanno aprendo per i complessi aziendali del gruppo tessile ex Legler di Ponte San Pietro, che oggi è Texfer spa in liquidazione e amministrazione straordinaria, per la quale lavorano oltre 300 persone in provincia di Bergamo più altre 800 negli stabilimenti sardi di Macomer, Ottana e Siniscola.
Alle 18 del 19 luglio scorso sono, infatti, scaduti i termini per presentare proposte di acquisto. Ad oggi nulla di certo si sa, come anche mancano risposte in merito alla richiesta urgente che le segreterie nazionali di Filtcem-Cgil, Femca-Cisl e Uilta-Uil hanno ufficialmente rivolto il 19 luglio al Ministero dello Sviluppo Economico per convocare le parti.
“Ci sono oltre 300 famiglie a Ponte San Pietro che aspettano di sapere cosa sarà di loro” dicono i tre segretari generali provinciali Fulvio Bolis della Filtea, Francesco Corna della Femca e Gianluigi Cortinovis della Uilta. “Che cosa sta facendo il dottor Castano del Ministero? Che cosa il commissario straordinario Emanuele Rimini? Abbiamo l’urgente necessità che si apra un tavolo che riunisca le parti e in cui si comunichi chiaramente quali proposte sono pervenute, quale futuro si apre. Non è più possibile, per i lavoratori, vivere aspettando le indiscrezione pubblicate sui giornali. Abbiamo bisogno di chiarezza e risposte puntuali”.
A preoccupare i sindacati è anche la conclusione del periodo di cassa integrazione straordinaria previsto per l’11 agosto prossimo: “In vista di quella data dobbiamo sapere cosa succederà a questi lavoratori. Si tenga conto che da parecchio tempo ci sono persone che percepiscono 700 euro al mese: bisogna dare continuità a questo reddito, pur minimo, altrimenti situazioni già critiche di bilanci famigliari messi a dura prova si trasformeranno in casi di drammatica gravità. La Regione Lombardia deve svolgere un ruolo attivo nella richiesta di convocazione di un tavolo al Ministero, ma ci aspettiamo un forte impegno anche sul fronte della tenuta del reddito minimo. Certo, il nostro auspicio è che si apra una soluzione produttiva che garantisca l’occupazione”.
L’azienda tessile era stata ammessa alle procedure di amministrazione straordinaria il 14 novembre 2008 e il 25 novembre era stato nominato dal ministero il commissario straordinario. A ricoprire questo ruolo è l’avvocato Emanuele Rimini, già commissario giudiziale.
A fine gennaio 2009 era arrivata la firma del decreto di concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale da parte del Ministero del Lavoro, cioè una cassa straordinaria per tutti i 348 lavoratori di Ponte San Pietro. Il periodo di copertura è andato dal 18 agosto 2008 (data di dichiarazione dello stato di insolvenza della Texfer) fino al 17 agosto 2009. La successiva cassa straordinaria, come già detto, si concluderà l’11 agosto prossimo.
 

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