Aveva un tasso alcolico tre volte oltre il limite consentito dalla legge e al volante della sua Mercedes classe A ha azzardato un sorpasso, travolgendo però quattro ragazzini minorenni in bicicletta. Una di loro, Linda Scaburri di soli 16 anni, è morta sul colpo. Un altro giovanissimo, quindicenne, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Crema, in condizioni gravissime. Illesi altri due amici. E’ questo il drammatico bilancio dell’incidente provocato da C. L. 35 anni, residente a Castel Gabbiano (Cremona, al confine con la Bergamasca) e originario di Treviglio, dove era nato. L’uomo, imprenditore edile fuggito in un primo momento dal luogo dell’incidente, è stato arrestato dalla polizia stradale e portato nel carcere di Cremona.
L’incidente attorno alla mezzanotte del 21 luglio, quando C. L. ha tentato un sorpasso sulla strada che da Castel Gabbiano va a Vidolasco. In senso opposto arrivavano quattro ragazzini di Castel Gabbiano in bicicletta, che avevano trascorso la serata con amici a Sergnano, altro paese del Cremasco. Due di loro sono riusciti a evitare l’impatto con l’auto. Non è stato così per Linda Scaburri, 16 anni, di Castel Gabbiano, che è morta sul colpo. Travolto e ferito gravemente anche un altro amico di soli 15 anni. E’ stato trasportato all’ospedale di Crema dove, tra la notte e la mattinata, ha subìto due interventi chirurgici.
Altri passanti hanno chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il 118 e una pattuglia della polizia stradale di Crema. Ma l’investitore, all’arrivo dei soccorritori e della polizia, era scappato dal luogo dell’incidente. Ci è tornato poco dopo, con l’auto parzialmente danneggiata. Se non fosse stato per la polizia avrebbe seriamente rischiato il linciaggio da parte della folla che si era radunata attorno al luogo dell’incidente.
La polizia l’ha sottoposto al test dell’etilometro: aveva un tasso alcolico di due grammi per litro di sangue, tre volte oltre il limite di 0,5. La sua auto è stata confiscata per la guida in stato di ebbrezza e sottoposta anche a sequestro penale, per l’incidente mortale provocato.
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