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Niente soldi

I politici si mobilitano per la variante di Zogno

Interrogazione di Pedretti e Frosio (Lega) all'assessore regionale Cattaneo e mozione di Rossi e Simonetti (Pd) al presidente della Provincia.

La notizia dell’azzeramento dei fondi per l’attesissima variante di Zogno sta mobilitando la politica bergamasca. Da una parte i consiglieri di maggioranza in Regione Lombardia e dall’altra quelli dell’opposizione in Provincia di Bergamo sollecitano referenti e governanti perché facciano chiarezza e trovino soluzioni.   
Un’interrogazione è stata presentata all’assessore Raffaele Cattaneo da parte dei Consiglieri Regionali della Lega Nord, Giosuè Frosio e Roberto Pedretti. “Abbiamo appreso dai quotidiani locali – spiegano Frosio e Pedretti – che l’Assessore regionale all’Ambiente Marcello Raimondi, intervenendo sulla questione relativa alla costruzione della variante di Zogno, ha espresso forti dubbi sulla realizzazione dell’opera, in quanto le misure d’emergenza previste dalla finanziaria andrebbero a bloccare proprio quei fondi regionali destinati agli interventi viabilistici. Premettendo che la Regione, con delibera dell’agosto 2009, aveva inserito la variante nel “Programma degli interventi prioritari sulla rete viaria”, e data la facoltà delle Istituzioni regionali di procedere alla modifica e alla riprogrammazione delle risorse assegnate dai trasferimenti statali, riteniamo doveroso intervenire per fare in modo che un’opera attesa da decenni dai cittadini della Val Brembana non risulti compromessa".
E’ per questo motivo, proseguono i Consiglieri, "che abbiamo deciso di presentare un’interrogazione all’Assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità, Raffaele Cattaneo, per chiedere chiarezza. Anzitutto è importante comprendere se effettivamente la realizzazione della variante è a rischio, onde evitare di creare immotivato allarmismo. Nel caso poi, le voci risultassero fondate, chiediamo quali saranno le azioni che l’assessorato competente intende porre in essere per evitare che le misure restrittive previste dalla Finanziaria non abbiano ripercussioni sulla realizzazione di un’opera attesa e necessaria che andrebbe a risolvere parecchi problemi di viabilità sulle strade della Val Brembana e costituirebbe un forte incentivo per tutta l’economia bergamasca.”
Da Via Tasso Matteo Rossi e Filippo Simonetti (consiglieri provinciali Pd) sottolineano invece che "la variante di Zogno rappresenta un’opera fondamentale per la viabilità della Valle Brembana e un’opportunità per il suo rilancio e la sua realizzazione è prevista da numerosi anni. L’opera risulta inoltre nei progetti previsti nell’AQST (accordo di programma quadro di sviluppo territoriale) di Bergamo e che il 23 febbraio 2010 è stato sottoscritto a Bergamo l’atto integrativo dell’AQST, delibera n. 11233 del 10/2/2010 che conferma tra le opere infrastrutturali la variante di Zogno".
Nell’incontro tra Regione Lombardia e gli assessori provinciali del 30 giugno 2010, proseguono "è stata data un’informativa sullo stato programmatorio delle opere infrastrutturali e sul trasporto pubblico locale, alla luce dei riflessi della manovra finanziaria dal quale è emerso che tra le opere che si prevede di congelare, nonostante la progettazione sia già in fase avanzata , figura la variante di Zogno.
Vien da chiedersi quale sarà il destino di tutte le opere promesse da Formigoni in campagna elettorale, e che probabilmente resteranno solo promesse".
Per questi motivi Rossi e Simonetti chiedono che "il Presidente Pirovano e la Giunta Provinciale attivino tutte le iniziative necessarie in sede regionale perché si definisca una revisione delle priorità tale da non mettere in discussione l’immediato avvio dei lavori". In questo senso hanno presentato una mozione urgente all’attenzione del Consiglio Provinciale. "Allo stesso modo chiediamo che i parlamentari bergamaschi si attivino affinché in sede nazionale si rivedano le priorità infrastrutturali garantendo i fondi per le opere già pianificate e progettate piuttosto che per opere ben più costose e di dubbia utilità come ad esempio il Ponte sullo stretto di Messina. Risulta infatti ormai chiaro che con la Lega al Governo le risorse per le infrastrutture e gli enti locali bergamaschi stanno diminuendo sempre di più".

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