• Abbonati
Brembate sopra

Lunedì alla Indesit si torna a lavorare

I lavoratori, attualmente in cassa integrazione, hanno deciso di accogliere la richiesta presentata dall’azienda al vertice di Roma.

Riprenderà regolarmente lunedì l’attività produttiva all’interno dello stabilimento della Indesit a Brembate Sopra, fermo da ormai un mese e mezzo dopo la decisione dei vertici del Gruppo Merloni, che ne detiene la proprietà, di chiuderlo definitivamente nell’ambito del piano di riorganizzazione per il triennio 2010-2012. I lavoratori, attualmente in cassa integrazione, hanno deciso così di accogliere la richiesta presentata dall’azienda nel corso del vertice di giovedì a Roma presso il ministero dello Sviluppo economico come pregiudiziale per ritornare al tavolo delle trattative con i sindacati, bruscamente interrotte una settimana fa.
La decisione è giunta durante l’assemblea riunitasi  venerdì mattina per discutere degli esiti della riunione nella Capitale e dell’impegno della proprietà a riallacciare il dialogo: “I 430 dipendenti del sito produttivo orobico – ha dichiarato al termine Damiano Bettoni, che sta seguendo la vertenza per conto della Uilm Uil – hanno deciso di accettare la sfida e di togliere il presidio ai cancelli della fabbrica”. Per il momento, però, potranno lasciare lo stabilimento solo le lavatrici prodotte con la riapertura e non quelle già accumulate nei magazzini: “Le 23mila macchine – ha aggiunto Bettoni – non si muoveranno, perché i lavoratori vogliono vedere che tipo di spiraglio si sta effettivamente aprendo. Per questo, durante i giorni festivi, verranno con ogni probabilità predisposti presidi speciali per impedire eventuali “colpi di mano” da parte della proprietà”.
Contestualmente le maestranze hanno anche deciso, sempre in linea con le richieste dell’azienda, di sospendere la manifestazione nazionale inizialmente prevista per il 23 luglio a Fabriano, presso la sede del gruppo. “Sappiamo che la strada è ancora lunga – ha concluso Bettoni – ma ci è sembrato opportuno cogliere questa possibilità. Restiamo, in ogni caso, sempre pronti a nuove mobilitazioni qualora le circostanze lo richiedessero”.
Le parti, invece, torneranno ad incontrarsi il 26 luglio prossimo.
Con i lavoratori – riferisce Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl di Bergamo – c’è stata una discussione animata e franca. C’è stato un generale apprezzamento per il risultato ottenuto facendo cambiare la posizione arrogante dell’azienda e aver riaperto la trattativa senza pregiudiziali e condizioni. È stato illustrato il verbale che consente di ripristinare una trattativa, che ci consegna la consapevolezza di un percorso difficile; sappiamo quale sia la posizione dell’azienda, ma noi cercheremo soluzioni alternative, che consentano di smontare il disegno della chiusura di Brembate, con politiche sia di tipo produttivo che occupazionale. ”Consentiremo il ripristino della operatività nello stabilimento di Brembate: i presidi serviranno per mantenere alta l’attenzione sulla vertenza e per vigilare sulla fuoruscita dei prodotti, anche per poter mantenere a disposizione tutte le forme di pressione possibile per gli eventuali nuovi conflitti che dovrebbero sorgere durante il negoziato".

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI