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Manovra

“E’ scontro, le Regioni restituiranno le deleghe”

Tremonti ha confermati i tagli ai presidenti delle Regioni. La reazione è dura: "c'è un conflitto istituzionale".

"Non saranno rivisti i saldi della manovra e i tagli previsti nei confronti degli enti locali rimangono inalterati. E’ la posizione che il governo ha illustrato ai Presidenti delle regioni che stamane sono stati ricevuti dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti. In sostanza, sono cadute nelle nulla le richieste degli enti locali e delle Regioni che avevano invocato un incontro con il governo per ridurre i tagli previsti nella manovra economica in discussione e approvazione in Parlamento". Lo sottolinea la Regione Abruzzo.
"Il nulla di fatto da parte del governo ha portato il presidente della Conferenza delle regioni, Vasco Errani, a parlare di ‘conflitto istituzionale’ e a confermare l’intenzione di rimettere nelle mani del governo le deleghe trasferite alle Regioni dalla riforma Bassanini. La circostanza -proseghue il testo- e’ stata confermata anche dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, presente all’incontro di Palazzo Chigi.
"Siamo sempre piu’ convinti che l’unica soluzione attuabile sia questa – ha confermato Chiodi al termine della riunione -. Il governo sa benissimo che con i tagli previsti in finanziaria le Regioni non sono in grado di operare amministrativamente su alcune materie importanti come i trasporti e le politiche di sostegno alla famiglia e alle imprese, tanto per fare qualche esempio". In termini finanziari, le deleghe che le Regioni vogliono riconsegnare pesano per poco piu’ di 3 miliardi di euro di trasferimenti a fronte dei 4 miliardi 350 milioni che lo Stato vuole tagliare a partire dal 2011.

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