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Manovra

Disabili, il governo ha fatto dietrofront fotogallery

La Commissione Bilancio del Senato ha emendato l???articolo della Manovra relativo alle invalidit?? civili.

da Corriere.it
La Commissione Bilancio del Senato ha, dunque, emendato l’articolo della Manovra relativo alle invalidità civili. L’articolo in questione è il decimo, il Decreto Legge è il 78/2010 che ora passa all’Aula per la discussione e l’approvazione. L’articolo 10 è molto più rassicurante – per gli invalidi civili, almeno – rispetto al testo in discussione e ai successivi emendamenti presentati dalla Maggioranza su indicazione del Ministro dell’economia.
INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO – L’elemento che raccoglie maggiore soddisfazioni presso le Federazioni delle persone con disabilità che hanno manifestato ieri davanti a Montecitorio, è stato la cancellazione dell’emendamento che prevedeva nuovi requisiti medico-legali per la concessione dell’indennità di accompagnamento. La più stringente definizione medico-legale aveva l’intento chiarissimo di restringere notevolmente il novero dei possibili titolari di indennità di accompagnamento solo a casi di gravissima e totale compromissione dell’autonomia nel suo senso più restrittivo del termine. I criteri medicolegali rimangono, quindi, immutati.
INVALIDI PARZIALI – È stato abrogato il primo comma, quello che prevedeva l’innalzamento all’85% della percentuale di invalidità necessaria per ottenere l’assegno mensile di assistenza riservato agli invalidi civili parziali. La percentuale minima ritorna ad essere quella di prima: il 74% come fortemente richiesto dalle associazioni delle persone con disabilità. Scompare, conseguentemente, anche l’emendamento di Maggioranza che prevedeva correttivi, di dubbia costituzionalità. Erano previste, infatti, eccezioni al limite dell’85% per le patologie singole a cui fosse riconosciuta, in forza delle tabelle di valutazione, una percentuale di invaldità pari o superiore al 75%.
PIANO STRAORDINARIO DI VERIFICA – Rispetto al testo precedente viene innalzato il numero di verifiche previste dal piano straordinario di controllo sulle invalidità. Si passa da 200 mila a 250 mila controlli per gli anni 2011 e 2012. Sommate a quelle previste per il 2010, il totale delle verifiche sarà di 600 mla. Nei controlli, che come noto spettano ad Inps, potranno essere coinvolte anche le Commissioni delle Aziende Usl – da gennaio 2010 integrate con un medico Inps – dietro intese con le rispettive Regioni. È da temere un sovraccarico che può ritardare ulteriormente le normali visite di accertamento per l’invalidità ed handicap.
TEMPI DI ACCERTAMENTO – Purtroppo assieme ai commi più negativi, scompare l’emendamento che interveniva anche sui tempi di accertamento degli stati invalidanti, correggendo il «vecchio» regolamento del 1994 (DPR 698/1994). Il regolamento prevede solo che la data di accertamento venga fissata entro tre mesi dalla presentazione della domanda, disposizione – come sappiamo – largamente elusa dalle Aziende USL. L’emendamento avrebbe introdotto un iter accelerato: nel caso in cui le Commissioni delle Aziende USL non rispettassero quel termine, l’accertamento sarebbe stato effettuato dall’INPS con le sue Commissioni entro i 15 giorni successivi. Procedura simile era prevista nel caso delle patologie oncologiche, per le quali la Legge 80/2006 prevede che la visita di accertamento venga effettuata entro 15 giorni dalla presentazione della domanda. Ma questo emendamento – presentato dal relatore di Maggioranza – non compare nella versione licenziata dalla Commissione Bilancio del Senato. Ora il testo passa all’esame dell’aula del Senato.

Carlo Giacobini
(Direttore di HandyLex.org)

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