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Riccione

Il grande giornalismo d’inchiesta al Premio Ilaria Alpi

L'iniziativa dedicata all'inviata Rai uccisa in Somalia il 20 marzo 1994. Si parlerà di guerre dimenticate e reportage alla sedicesima edizione della prestigiosa rassegna

ilaria alpiDa 16 anni rappresenta un appuntamento fisso e importante per il giornalismo d’inchiesta. È il premio Ilaria Alpi che si terrà a Riccione fino al 19 giugno. Nato nel 1995 da un’idea dell’associazione culturale Comunità Aperta di Riccione, il Premio è dedicato all’inviata Rai uccisa in Somalia il 20 marzo 1994 insieme all’operatore free – lance Miran Hrovatin (nella foto, assieme alla collega). Si tratta di un’iniziativa della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Rimini, del Comune di Riccione ed è costituito, oltre che da una serie di momenti di dibattito, da un concorso suddiviso in sezioni. Nato per riconoscere e accreditare l’impegno per l’inchiesta giornalistica televisiva sui temi della pace e della solidarietà, il Premio ha sempre cercato di promuovere il giornalismo svolto con serietà attraverso incontri, tavole rotonde, mostre, appuntamenti e rassegne.
Ricco il programma dell’edizione 2010 che si apre con la mostra fotografica "mondi al limite" di Francesco Zizola per Medici senza frontiere. Da segnalare la mattina di giovedì 17 “redazione aperta – L’Unità mobile” con Concita De Gregorio e Giovanni Maria Bellu, e “l‘atlante delle guerre e dei conflitti” curato da Raffaele Crocco, Federica Ramacci e Angelo Ferrari. Nel pomeriggio sempre di giovedì ci sarà spazio per la rete con la presentazione del libro “tv fai-da-web. storie italiane di micro web tv” di Giampaolo Colletti. Venerdì da non perdere proiezione video finalista – incontro con l’autore con la partecipazione di Asinitas “infiltrato tra i profughi afghani” (9’) e i “disperati del sahara” (21’) di Pablo Trincia (le iene, italia 1) e “schiavi invisibili di Dubai” di Oliviero Bergamini e Walter Padovani (tg3).
Tanti gli appuntamenti anche per il giorno di sabato che si concluderà con la premiazione
che prevede la partecipazione straordinaria di Enrico Bertolino, Carlo Lucarelli, Ottavia Piccolo.
Da sempre impegnato a incentivare e tenere aperta la discussione sulla drammatica vicenda accorsa a Ilaria Alpi e a Miran Hrovatin, il Premio Giornalistico televisivo Ilaria Alpi ha ideato, in collaborazione con Giorgio e Luciana Alpi, genitori di Ilaria, il sito www.ilariaalpi.it. Direttore responsabile del sito è Italo Moretti. Nel 2001 due degli ideatori del premio Ilaria Alpi, Pasquale D’Alessio e Francesco Cavalli scrivono e dirigono lo spettacolo teatrale sul caso Alpi: "Occhi Scritti". Interpretato da Lella Costa.
Diverse le produzioni nate da questo prestigioso appuntamento. Nel 2006 l’Associazione produce un reportage e una mostra fotografica dal titolo "In Somalia", frutti di un viaggio sulle tracce di Ilaria e Miran.
Dal 2003 l’archivio audiovisivo e la segreteria organizzativa del Premio sono ospitati nella suggestiva cornice di Villa Lodi Fè, splendida dimora ottocentesca recentemente restaurata e di proprietà del Comune di Riccione.
Dal 2008 inoltre, organizza insieme all’Università Cattolica di Milano, una Winther School di giornalismo d’inchiesta televisivo.
Esistono anche numerose iniziative editoriali nate dal premio: nel 2003 Baldini e Castoldi ha pubblicato il volume "L’informazione deviata". Mentre nel 2005 è stato realizzato il libro di Mariangela Gritta Grainer "Ilaria Alpi. Una donna, la sua storia"(Aliedizioni).

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