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Polemiche

La partita ?? Italia-Padania Radio della Lega esulta col Paraguay La Russa chiede Inno obbligatorio

Mentre il ministro vuole una legge Mameli, l'emittente padana esplode di gioia alla rete di Alcatraz contro gli azzurri.

Nazionale sì, nazionale no. Lo scontro si infiamma tra leghisti e resto d’Italia proprio durante il debutto degli azzurri ai Mondiali del Sudafrica.
Ma da qualche settimana, da quando sono iniziate le celebrazioni per l’Unità d’Italia, è tensione tra chi si considera italiano a tutti gli effetti, chi invece padano doc. Proprio nel fine settimana il governatore del Veneto Luca Zaia è stato protagonista di un episodio criticato da molti soprattutto ex An: durante una manifestazione l’Inno di Mameli è stato sostituito dal Va’ Pensiero. La reazione del ministro della Difesa Ignazio La Russa non si è fatta attendere: chiede che l’Inno sia obbligatorio per legge.
E la controreazione del Carroccio si è ascoltata dai microfoni di Radio Padania al momento del gol del Paraguay che ha portato la Nazionale sotto di una rete.

«Abbiamo fatto gol
»: è esplosa così su Radio Padania Libera la gioia al gol del centravanti sudamericano Antolin Alcaraz. «Grazie a Cannavaro – ha detto il conduttore Roberto Ortelli – che si è fatto sovrastare dal centravanti paaguayano», un elemento di gioia in più visto che il giocatore napoletano ha detto che parte dei premi eventualmente vinti sarà devoluta al comitato per le celebrazioni di 150 anni dell’Unità d’Italia in polemica con il leghista Roberto Calderoli.
Il bergamasco Riccardo Montolivo ha commentato con un laconico: "Una brutta cosa, davvero brutta, ma non voglio fargli pubblicità". Duri i commenti degli altri Azzurri. "Radio Padania? Non me ne frega niente. Penso che non vi potete abbassare a fare domande di questo livello, perché penso che voi che siete qui siete giornalisti di altissimo livello", la risposta del commissario tecnico, Marcello Lippi, a chi, in conferenza stampa, gli ha chiesto cosa ne pensasse. Pepe è andato giù piatto: "Sono dei poverini, andateglielo a dire". Cannavaro ha dribblato la questione ("Basta che non mi parliate di Padania", ha detto subito ai cronisti), Buffon, che ha altro a cui pensare, è stato laconico ("E’ una cosa che si commenta da sola, lascia il tempo che trova").

Ma il sentimento patriottico continua ad investire anche il mondo politico,

Canta che ti passa. Sembra il diktat di Ignazio La Russa:” Presenterò un disegno di legge, non so ancora se a livello governativo o a livello parlamentare, per disciplinare l’uso obbligatorio dell’inno nazionale in determinate situazioni”. La proposta del ministro della Difesa arriva dopo la mancata esecuzione dell’inno di Mameli in favore del meno patriottico “Va’ pensiero” durante l’inaugurazione di una scuola nella frazione di Fanzolo, a Vedelago in cui era presente il Governatore del Veneto, Luca Zaia.
Una polemica che ha investito direttamente il Governatore nonostante il leghista non sembri il diretto responsabile. “Zaia non sapeva nulla, si è trattato di un errore involontario senza alcun intento politico”, fa sapere Giampietro Beltotto, il portavoce dell’ex Ministro dell’agricoltura che si prende la “colpa” dell’accaduto.

 

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