Il Comune di Palosco ha negato la residenza ad un cittadino pachistano di 28 anni, in base ad un’ordinanza del sindaco leghista Massimo Pinetti. L’ordinanza prevede che un immigrato extracomunitario debba aver dichiarato un reddito di almeno 5mila euro per poter richiedere la residenza sul territorio di Palosco. Non è il caso di Ashraf Tahir, entrato regolarmente in Italia nel 2009 dopo una richiesta di regolarizzazione del 2007, che ha perso il lavoro l’anno scorso e ha guadagnato meno di cinquemila euro.
Il caso è stato sollevato oggi, 4 giugno, dal segretario provinciale della Fiom di Bergamo Mirco Rota, affiancato da Ashraf Tahir durante una conferenza stampa. "Dopo mesi di pratiche, con le quali ho individuato la casa, ho richiesto e ottenuto l’idoneità alloggiativa, il Comune mi ha negato la residenza, dicendomi che ho guadagnato meno di cinquemila euro". Prima di sistemare casa a Palosco Ashraf Tahir era stato ospite a Entratico. Ora ha una sistemazione provvisoria a Sarnico, ma chiede aiuto.
"Un’ordinanza di questo tipo non è legittima e la Fiom denuncia questa situazione sapendo che sono in molti i lavoratori immigrati e extracomunitari che rischiano di trovarsi in difficoltà, anche per responsabilità di ordinanze di questo tipo – dice Mirco Rota -. Lunedì inoltreremo al sindaco di Palosco, al questore e al prefetto una lettera nella quale solleviamo il carattere discriminatorio dell’ordinanza. La legge 286 del 1998, infatti, dice chiaramente che nel momento in cui un immigrato extracomunitario è munito di regolare permesso di soggiorno, non sussistono più vincoli di reddito per quanto riguarda le iscrizioni anagrafiche sul territorio italiano".
La Fiom chiederà al sindaco di stralciare l’ordinanza. Mentre Ashraf Tahir, regolare in Italia, attende di poter vivere nella casa che ha sistemato.
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