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Questura

Clandestino arrestato: “Speravo in sanatoria”

Per questo non aveva obbedito all'ordine di espulsione. In manette anche una nigeriana: ha chiesto il permesso di soggiorno ma era ricercata.

La richiesta del permesso di soggiorno è costata l’arresto a due extracomunitari clandestini che, forse confidando nelle lentezze burocratiche, pensavano di farla franca. La prima a finire in manette è stata un nigeriana di 43 anni, da tempo ricercata dalla questura di Palermo perché gravata da un residuo di pena di un anno e otto mesi. La donna era stata condannata per reclutamento di connazionali da avviare alla prostituzione: da un po’ si era trasferita a Brembate, credendo forse di sfuggire al corso della legge. Si sentiva talmente sicura da presentare in questura a Bergamo una richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno. A quel punto sono però emersi i suoi precedenti. La squadra mobile l’ha arrestata lunedì sera.
Più o meno stessa sorte per un marocchino 22enne. Anche lui si è presentato in via Noli per chiedere di regolarizzare la sua posizione, ma è stato tradito dalle impronte digitali ed è stato arrestato. Dalla banca dati è risultato infatti essere gravato di un provvedimento di espulsione, oltre che di alcuni precedenti per droga.  Il giovane ha spiegato agli agenti di non aver obbedito all’ordine del questore del 19 aprile scorso perché sperava in una nuova sanatoria.

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