Anche se mancano solo quattro giorni alla prima seduta del Consiglio regionale in Lombardia, non c’è ancora accordo sui cinque nomi di chi siederà nell’ufficio di presidenza. È soprattutto uno il nome che fa discutere: quello dell’ex assessore all’Ambiente, Massimo Ponzoni, indagato a Monza per bancarotta dopo il fallimento della società immobiliare Pellicano. Il Pdl lo vorrebbe come uno dei due segretari dell’ufficio di presidenza (l’altro spetta all’opposizione). ssità.Ma dalla Lega Nord sono venute delle perplessità: «Valuteremo lunedì» si è limitato a dire il capogruppo del Carroccio, Stefano Galli. Sarà quindi una riunione interna al partito a sciogliere le riserve del movimento di Umberto Bossi.
Dal canto suo, il Pdl ha le idee chiare e poca voglia di fare marcia indietro. «Noi – ha spiegato il capogruppo Paolo Valentini – indichiamo nell’ufficio di presidenza persone di esperienza che hanno già un certo numero di legislature e di responsabilità in consiglio e in giunta alle spalle». I nomi sono appunto quello di Ponzoni e dell’ex assessore Franco Nicoli Cristiani come vicepresidente. Più di qualche perplessità c’è però anche nell’ opposizione.
Filippo Penati, ex candidato governatore per il centrosinistra, dovrebbe essere designato come vicepresidente, mentre il posto di segretario dovrebbe andare a Carlo Spreafico (Pd). Ma l’ipotesi di due esponenti del Pd è «squilibrata» per l’Italia dei Valori mentre c’è chi, anche nel Pd, critica il fatto che non ci sia nessuna donna, presenza prevista «di norma» dal nuovo statuto. Anche in questo caso, la decisione sarà presa lunedì nella riunione del gruppo del partito democratico e in una serie di incontri con gli altri gruppi di centrosinistra.
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